Gli imputati sono stati tutti assolti.
Si conclude dopo 4 anni con un’assoluzione la vicenda che vedeva 9 persone imputate, secondo l’accusa, per il reato di riciclaggio e ricettazione di gioielli provenienti da diversi Banco Oro in Sardegna.
Imputati erano soci e dipendenti della società “Banco dell’Oro”, un’inchiesta che era partita nel 2012 dopo la scoperta fatta dai carabinieri in un piccolo appartamento di Sassari, dove i militari erano intervenuti per la morte per cause naturali di Ignazio Brundu, un pensionato di 77 anni.
A seguito della perquisizione della casa erano stati scoperti 250mila euro in contanti e una grande quantità di gioielli in oro, tra cui orologi, fedi nuziali, bracciali e perfino lingotti, nascosti in vari punti dell’abitazione. A seguito di tutti quegli oggetti preziosi trovati in casa, i carabinieri hanno cercato di ricostruire la vita del defunto, un’esistenza molto povera secondo il racconto di diversi conoscenti.
Gli imputati ricevevano da Brundu numerosi versamenti dei monili, sostituendo i preziosi di provenienza illecita con il denaro che consegnarono all’uomo come corrispettivo del versamento. Secondo l’accusa, i 9 inviavano l’oro alle fonderie per ostacolare l’identificazione della provenienza, ma per i giudici non esiste nessun reato di riciclaggio.