Riconteggio dei voti, Maieli (Psd’Az) parla di “ordine pubblico” e Lai (Pd) lo bacchetta

Sale la tensione sul possibile riconteggio dei voti, scontro a distanza tra Maieli e Lai

L’Isola è ancora col fiato sospeso per un ipotetico riconteggio dei voti con ribaltone a favore del centrodestra, sale la tensione: parla Piero Maieli e replica Silvio Lai. Le posizioni più prudenti, in queste ore, arrivano da Fratelli d’Italia. Spingere per ricorsi e riconteggi, se dovessero andare male le cose, vorrebbe dire incassare una seconda sconfitta alle stesse elezioni. Il partito della presidente del Consiglio non sembra orientato a correre questo rischio. Ma ci sono tanti esclusi dal Consiglio regionale che sono pronti a dare battaglia fino all’ultimo voto.

Satta annuncia il ricorso per eventuale riconteggio dei voti

Giovanni Satta a nome della sua Alleanza Sardegna annuncia il ricorso ai legali. “Il centrodestra ha già allertato un pool di avvocati che avranno il compito di verificare le condizioni per un eventuale ricorso – spiega -, che ci sarà eventualmente solo dopo il conteggio operato dalle autorità preposte”. Giovanni Satta assicura di essersi già organizzato. “Abbiamo provveduto ad indicare l’avvocato Antonio Nicolini che ci rappresenterà nel gruppo di legali che il centrodestra incaricherà – spiega -. Stiamo facendo tutto questo per un dovere morale verso i nostri elettori e tutti quelli del centrodestra”.

Maieli parla di “ordine pubblico”

“Quel che sta accadendo in queste ore in Sardegna – dice il sardista Piero Maieli su questa incertezza- non si è mai verificato nella storia elettorale della Sardegna”. Secondo il consigliere Psd’Az, confermato come più votato nel collegio sassarese, “tutto ciò sta ingenerando confusione soprattutto nei cittadini”. Secondo Maieli, “la situazione che via via si sta delineando non solo ingenera confusione, ma altresì potrebbe, indipendentemente da chi sarà il vincitore, ingenerare problemi di ordine pubblico”.

Non è uno degli esclusi e chiede garanzie a nome di tutti, ma lo fa paventando problemi di ordine pubblico. “Questo lo denuncio non in qualità di consigliere eletto, ma in qualità di semplice cittadino che ha a cuore, la tutela della democrazia da un lato e la tutela dell’ordine pubblico dall’altro – conclude -. Pertanto, chiedo alle Istituzioni, deputate ad assolvere i compiti di cui sopra, di garantire il pieno diritto della democrazia nonché la tutela dell’ordine pubblico.

Lai contro speculazioni e “velate minacce”

A entrambi risponde il deputato sassarese del Pd, Silvio Lai. “Si assiste in queste ore a dichiarazioni inappropriate quanto avventurose da parte di esponenti della destra in Sardegna circa ordine pubblico e possibili ricorsi su dati ufficiali che ancora non esistono”. Il parlamentare Dem ricostruisce le procedure in corso che porteranno alla proclamazione degli eletti e chiede ai rivali politici di smorzare i toni. “L’auspicio è che i tanti esponenti del centrodestra che si lanciano in speculazioni e velate minacce attendano serenamente che queste procedure si concludano per poter discutere dei dati ufficiali – commenta -. Creare questo clima non può che far male alla fiducia dei cittadini nei confronti delle elezioni. Sono tanti i casi di elezioni regionali in cui la differenza è stata persino inferiore di quanto avvenuto in Sardegna senza che si sia assistito a tentativi di delegittimazione come quelle di queste ore”.

Lai teme che questa pressione possa avere altri fini. “Altrimenti viene in mente che ci si trovi davanti a un tentativo di incutere timore in chi sta facendo in queste ore il proprio dovere e questo dovrebbe richiamare immediatamente l’attenzione dei ministeri competenti a tutela dei servitori dello Stato. Meglio terminare un inutile e dannoso palleggio prima di eccedere”.

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