La sua musica, l’ultimo concerto e il ricordo degli amici: Sassari piange la morte di Gavinuccio Canu

Un ricordo di Gavinuccio Canu trovato oggi dopo la scomparsa dell’8 febbraio.

Diceva sempre ‘A stare bene’. Ora questa frase mi rimbomba in testa sempre più forte”.  Così Francesco, amico da trent’anni di Gavinuccio Canu, prova a ricordare il cantante di Li Punti trovato senza vita questo pomeriggio a poca distanza dall’Agenzia delle Entrate di Piandanna.

E mentre la scientifica fa i primi rilievi, cresce lo sconcerto per la morte dell’artista ma anche per il luogo del ritrovamento: “Siamo adirati con noi stessi – riferisce ancora Francesco – è sempre stato vicino a dove lo si era visto per l’ultima volta undici giorni fa”. A trovare il cantautore il cane di una ragazza, impegnata insieme a tanti altri volontari nelle ricerche che oggi avrebbero dovuto usare anche diversi droni. Ma non c’è stato bisogno di far volare nessun mini-aeromobile: Gavinuccio era disteso in mezzo alle frasche, una mano sul petto, in parte coperto dalla vegetazione.

La notizia del decesso è subito corsa per la città e in molti hanno voluto ricordare sui social l’uomo e l’artista. Canu era da tempo un punto di riferimento per la scena musicale sassarese: cogli Atro in particolare, band di post punk/alternative, era riuscito a ottenere negli anni ’90 anche una ribalta nazionale. A dicembre l’ultimo concerto al Vecchio Mulino, locale di Sassari, con alcune canzoni tratte dallo spettacolo “Danzami fino alla fine dell’amore”, e a febbraio, proprio in questi giorni, era previsto che tornasse di nuovo a esibirsi. Ma un’ombra, a sentire le testimonianze di amici e familiari, era scesa su Gavinuccio negli ultimi tempi in relazione alla sua salute e in particolare alla voce, che gli dava dei problemi.

Il giorno della scomparsa, lo scorso 8 febbraio, avrebbe dovuto fare una visita medica forse per chiarire le cause del malore che l’affliggeva. Lì invece nasce il mistero perché Canu sparisce lasciando di sé solo un’ultima traccia: quella delle 17.40, quando riconosciuto da un’amica, lo si vede camminare sulla strada che porta da San Pietro a Piandanna. Una traccia confermata dai cani molecolari che, nei giorni successivi, fiuteranno la sua presenza su un muretto in prossimità del piazzale Giovanni Falcone, davanti all’Agenzia delle Entrate, e non lontano dal luogo dove è stato recuperato oggi. Poi undici giorni senza notizie, di indagini delle forze dell’ordine, dell’intervento della troupe di Chi l’ha visto, e di angoscia, in particolare per la sorella e il padre del cantante, fino all’epilogo di questo pomeriggio, quello che nessuno avrebbe voluto.  

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