Il rischio contagio ora diventa basso, per i ricercatori Sassari e la Gallura sono pronte alla fase 2

Lo studio di Ernst & Young.

La pandemia del coronavirus ha messo a dura prova le nostre città, alle prese con il lock-down e la gestione dell’emergenza sanitaria, economica e sociale.

Anche la Sardegna nelle ultime settimane si sta interrogando su come sarà la ripartenza. Uno studio condotto da Ernst & Young ha stilato una mappa capire meglio in che modo ripartiranno le singole città considerando diversi parametri come l’attuale contagio e le infrastrutture per essere subito pronti per la fase 2.

Sulla base della diffusione del contagio ad oggi, lo studio ha classificato le città seguendo 4 cluster della ripartenza, facile, lenta, frenata e critica:

  • Ripartenza facile (basso contagio/buona resilienza): sono le città (prevalentemente del Centro e del Sud) dove approfittare della ripartenza è più facile, perché hanno le infrastrutture e le tecnologie già pronte, e possono controllare meglio i pochi contagi sul loro territorio.
  • Ripartenza lenta (basso contagio/scarsa resilienza): sono città dove la ripartenza potrebbe avvenire assai presto, dato il basso livello di contagio, ma più lentamente, perché le loro infrastrutture di mobilità e comunicazione non sono di livello elevato e non consentono grandi prestazioni.
  • Ripartenza frenata (alto contagio/buona resilienza): sono le città del Nord tradizionalmente smart, che, pur avendo sistemi di mobilità, reti TLC e reti di sensori molto avanzate, appaiono frenate nella ripartenza da alti livelli di contagio.
  • Ripartenza critica (alto contagio/scarsa resilienza): sono le città dove la ripartenza appare più critica, perché accanto a situazioni di contagio molto elevate si abbinano livelli di resilienza molto bassi.

Dallo studio Cagliari è la città italiana dove la ripartenza potrebbe essere più facile, grazie ad un ottimo sistema di trasporto pubblico integrato dai servizi di sharing mobility e fortemente digitalizzato, e ad una rete di sensori collegati ad una centrale di controllo urbano molto avanzata.

Anche anche per Sassari ottiene un buonissimo risultato classificandosi 12esima tra le città in cui la ripartenza si prospetta più facile.

La mappa e la situazione in Italia.

In Italia le città non partiranno tutte dalla stessa situazione. Il coronavirus non ha colpito in egual misura tutti i territori e la penetrazione dei contagi in rapporto alla popolazione è molto diversa da città a città, anche all’interno della stessa regione.

Le città più colpite (numero di contagi totali su 10.000 abitanti) sono Cremona (con 151 contagiati totali su 10.000 abitanti) seguita da Lodi (118 contagiati su 10.000 ab.) e Piacenza (117). In una situazione critica sono quasi tutte le città della Lombardia, diverse città dell’Emilia-Romagna del Piemonte e in generale tutte le zone più colpite del nord Italia. Nella parte “buona” della classifica, vi sono tutte città del Sud, soprattutto le isole (Sardegna e Sicilia), ma anche Calabria, Basilicata, Puglia.

Le città del Nord, generalmente più mature nella gestione dei fenomeni sopra descritti, e quindi dotate di più leve, sono in teoria più avvantaggiate nella ripartenza, tuttavia, come visto in precedenza, partono da una situazione di contagio molto più elevato e saranno quindi costrette ad una ripartenza più cauta.

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