Dai piccoli comuni ai grandi centri, Sassari punta sugli eventi per promuovere il turismo

Cinquecentomila euro la somma stanziata per le inizative.

La Camera di Commercio di Sassari incontra i beneficiari del programma ‘Salude & Trigu’ 2022. Stamattina nella sede dell’ente camerale l’happening coi diversi attori del contenitore di eventi del nord Sardegna i cui fondi quest’anno ammontano a 500mila euro destinati a 51 promotori distribuiti tra piccoli e grandi centri. “Un aiuto e una spinta all’economia – esordisce il presidente Stefano Visconti – di un territorio la cui filiera turistica negli ultimi due anni è stata fortemente penalizzata”. Terza edizione quindi più solida e con le idee più chiare su dove investire per Salude & Trigu, passata nell’ultimo anno, come spiega la vicepresidente Maria Amelia Lai da 32 a 49 comuni coinvolti e da 19 eventi a 51 su 77 domande pervenute.

Vogliamo parlare – afferma il segretario generale della Camera Pietro Esposito – di itinerario di viaggio e non di calendario”. L’idea è di lanciare un brand che possa essere riconoscibile anche fuori dai confini isolani e nazionali, così come, specifica ancora Esposito, “creare una community che aiuti e rilanci le iniziative comuni permettendo che gli ospiti si spostino da una località all’altra”. A consentire questo salto di qualità anche l’allungo della stagione che inizierà questo aprile protraendosi fino a novembre. “La maggiore concentrazione sarà nei mesi estivi – interviene l’esponente dell’Ufficio progetti camerale Antonella Viglietti – ma abbiamo pensato anche a quelli di spalla suddividendo le iniziative che andranno dalla musica ai riti di tradizione al folklore”.

Il tutto sostenuto da un’implementazione del fattore comunicazione, versante definito carente, e che verrà gestito sia a livello istituzionale, dalle forze interne alla Camera di Commercio, che dall’agenzia Punkomat, ideatore tra l’altro anche del simbolico logo a forma di stella, con proiezioni poi sull’importante piattaforma VisitItaly per una ricaduta nazionale e internazionale. “Bisogna che tutto questo diventi una molla – conclude sempre Esposito – per superare il Tirreno ed essere riconoscibili attraverso la creazione di questa rete”. Migliorando anche la filiera turistica ancora molto sottodimensionata con l’obiettivo di estenderla a settori come l’agroalimentare e l’artigianato.

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