Sardegna a rilento, poco più di 5.500 gli anziani over 80 vaccinati

I dati del Centro Studi ImpresaLavoro di Massimo Blasoni.

Sardegna a rilento nella somministrazione dei vaccini per gli over 80. E’ quanto emerge dalla ricerca del Centro Studi ImpresaLavoro di Massimo Blasoni.

Tenuto conto che l’età media dei decessi per Covid-19 è di 81 anni, la ricerca sottolinea come le somministrazioni delle dosi di vaccino al 24 febbraio nella coorte 80-90 e più anni siano state in Sardegna appena 5.501 su 77.207, pari al 7% del totale. Nella fascia d’età 20-39 invece, dove il tasso nazionale di mortalità è quasi nullo (0,1%), sono state 17.053, pari ali 22% del totale. I dati elaborati dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità attestano inoltre come siano finora soltanto 1.873 i vaccinati sardi nella fascia 70-79 anni (pari al 2,4% del totale).

È vero che buona parte delle somministrazioni a persone relativamente giovani sono state fatte a personale sanitario e anche agli amministrativi del comparto, tuttavia il dato colpisce. In Germania, ad esempio, si è preferito anteporre gli anziani in grave rischio di salute agli amministrativi di ospedali e ospizi che non fossero direttamente a contatto con i degenti.

“Il personale medico va ovviamente tutelato – sottolinea l’imprenditore Massimo Blasoni – . Una rimodulazione anche solo parzialmente diversa delle priorità potrebbe tuttavia ridurre i decessi: in buona sostanza il numero dei morti sarebbe oggettivamente più basso se si concentrassero le vaccinazioni nelle fasce d’età che attualmente registrano il più alto tasso di mortalità”. 

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