Sciopero delle scuole, disagi anche Sassari

Lo sciopero a Sassari.

Scarsa partecipazione allo sciopero della scuola, a Sassari. Alla protesta hanno aderito pochissimi docenti e non si registrano particolari criticità. In alcuni casi, limitati, gli studenti delle scuole primarie sono usciti anticipatamente, accompagnati dai loro genitori. Mentre nelle secondarie gli studenti, approfittando dell’occasione, hanno preferito trascorrere una mattinata in compagnia o a casa.

L’istituto comprensivo Salvatore Farina.

Per quanto riguarda l’istituto comprensivo Salvatore Farina, si è svolto tutto regolarmente nella scuola dell’infanzia del plesso Porcellana, mentre nella scuola di San Giuseppe si è reso necessario posticipare l’orario di ingresso. Decisamente più nutrito il numero dei docenti della scuola secondaria che hanno aderito allo sciopero. “Qui ne abbiamo registrato circa una decina – afferma la dirigente scolastica, Rossella Deprado -. Le classi sono state gestite con variazioni di orario e uscite anticipate”. Secco il commento sull’opportunità di uno sciopero in questo momento: “Determinate azioni, in questo momento, creano disagi”.

L’istituto comprensivo Brigata Sassari.

Diversa la situazione per l’istituto comprensivo Brigata Sassari, dove un plesso, quello in via De Carolis, nel quartiere di Luna e Sole, è stato chiuso per mancanza di collaboratori scolastici e di alcuni docenti. In tutte le altre scuole, appartenenti allo stesso comprensivo, le lezioni si sono svolte regolarmente, ma la tregua si potrebbe rompere ben presto. Per la prossima settimana, infatti, è previsto un altro sciopero.

Scarsa adesione all’istituto Pellegrini.

Sono 2 i docenti che hanno aderito allo sciopero nell’istituto superiore Nicolò Pellegrini. Una protesta sulla quale si trova in disaccordo il preside, Paolo Acone: “Ritengo inopportuno scioperare in questo momento con l’astensione collettiva dal lavoro. Non sono un sindacalista e non esprimo commenti politici, ma come dirigente scolastico ho l’interesse primo di educare i giovani e istruirli. La scuola vive un momento delicato dopo 2 anni di paralisi e la didattica a distanza non è riuscita a supplire le emozioni che muovono i processi di apprendimento”.

La manifestazione a Cagliari.

Se a Sassari la situazione è sotto controllo, a Cagliari in 200 hanno manifestato armati di trombette, striscioni e cartelli. Lo sciopero ha trovato d’accordo la Cgil e la Uil, che hanno manifestato il proprio dissenso al governo Draghi colpevole di non aver destinato risorse sufficienti alla scuola nella legge di Bilancio.

Fra le istanze sindacali i percorsi riservati per la stabilizzazione dei precari con 3 anni di servizio, l’aumento salariale a 3 cifre, l’abolizione dei vincoli sui trasferimenti del personale, la riduzione del numero di alunni per classe, concorsi per Dsga e lo snellimento delle procedure. 

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