Scoperta una maxi piantagione di canapa indiana, sequestrate 3mila piante

L’operazione della Guardia di finanza.

I finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari hanno individuato e sequestrato una piantagione illegale di canapa indiana coltivata in località “Mugori”, in area demaniale collegata con una proprietà privata all’interno del Comune di Dolianova.

L’operazione trae origine da una ricognizione effettuata da un elicottero della Sezione Aerea di Elmas, grazie alla quale è stato possibile riconoscere dall’alto la rigogliosa piantagione, abilmente nascosta dalla folta vegetazione. La sinergia tra i Reparti aeronavali ha permesso ai militari della Stazione Navale di Cagliari di raggiungere nell’immediato la zona via terra. Dopo aver accertato che la coltivazione fosse del tutto illegale, è scattato subito il blitz. All’interno della piantagione venivano colti in flagranza di reato due persone che, alla vista dei finanzieri, hanno tentato la fuga attraverso il fiumiciattolo adiacente, scagliando delle pietre contro i militari. I due uomini – uno di 40 anni originario di Dolianova e l’altro di 43 anni originario di Carbonia – sono subito stati raggiunti e tratti in arresto, grazie anche all’insistente pedinamento di un elicottero del Corpo.

Si è proceduto successivamente al sequestro, previo sradicamento, di circa 3.000 piante di cannabis indica di varie dimensioni, comprese tra i 50 e gli 80 centimetri di altezza, tutte in piena fioritura. Lungo i filari della piantagione è stato inoltre rinvenuto un sofisticato sistema di irrigazione, alimentato da un potente gruppo elettrogeno e collegato direttamente ad un corso d’acqua naturale, oltre a molti contenitori di fertilizzanti utilizzati per la crescita rapida e continua delle infiorescenze.

Una volta immesso sul mercato illegale, la vendita dello stupefacente avrebbe fruttato un guadagno di circa 3 milioni di euro.

L’operazione si è conclusa con il sequestro della piantagione abusiva di Cannabis Indica e con l’arresto dei due responsabili di nazionalità italiana, colti in flagranza di reato e deferiti alla competente autorità giudiziaria per il reato di “coltivazione abusiva di canapa indiana”. Gli arbusti, dopo il nulla osta della Autorità Giudiziaria, verranno distrutti.

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