Anche Sennori dice no alla Cavalcata Sarda, continua la fuga dei gruppi folk

Cavalcata sarda

Un’altra rinuncia alla Cavalcata sarda a causa dei rimborsi.

Anche Sennori batte la sua ritirata dalla Cavalcata Sarda. Il gruppo folk Janas ha deciso di non partecipare alla manifestazione che si terrà il prossimo 25 maggio a Sassari. Il primo a decidere di non prendere parte all’evento è stato il gruppo folk di Tempio, che aveva annunciato pubblicamente il suo ritiro a causa dei rimborsi spese considerati troppo bassi.

Già dal primo annuncio si prospettava che la Cavalcata sarda 2023 si sarebbe presto trasformata in una diaspora dei gruppi locali. Se quello di Tempio aveva presentato la sua motivazione, che ha dato inizio a una grossa polemica verso l’organizzazione della manifestazione, il gruppo Janas di Sennori non ha spiegato il perché ma questo è intuibile dall’allegato della domanda di partecipazione pubblicato sui social.

I rimborsi spese del Comune di Sassari sarebbero troppo bassi e la Cavalcata rischia di diventare un vero e proprio flop come quello del Capodanno. Nella domanda di partecipazione le quote sono divise per km di distanza da Sassari e prevedono rimborsi da 220 euro fino a 40 chilometri; 440 euro fino a 70 km; 715 fino a 130 km; 825 fino a 180 km e 935 oltre i 180 chilometri. Poi sono previsti i contributi per diverse categorie. Si va dai 3mila per i gruppi di maschere storiche; 2,500 per carri di notevoli dimensioni; fino a 1000 per i carri con buoi; 150 euro per coppia a cavallo fino a massimo 3 coppie; 250 euro per i gruppi cavalieri e amazzoni fino a 10.

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