Senza il Green Pass rafforzato, 17enne bloccato da Natale a Sassari

Il pasticcio burocratico con il Green Pass a Sassari.

Una famiglia, metà sarda e metà romana, si trova a Sassari da Natale. Fin qui nulla di eccezionale, se non fosse che, il vero motivo della mancata ripartenza verso la capitale, è un problema con il Green Pass. I genitori lamentano come a loro sia stato negato il diritto al lavoro, mentre al figlio quello dello studio.

In questo caso non si tratta di una coppia di no-vax, visto che i coniugi sono vaccinati, ma di un problema con la certificazione verde che, dallo scorso 10 gennaio, occorre essere “rafforzata”. A nulla sono serviti, finora, gli appelli e le richieste di aiuto chieste al ministro della Salute e al Tribunale di Sassari.

La famiglia, che era arrivata nell’isola lo scorso 23 dicembre, e sarebbe dovuta ripartire l’8 gennaio, ha scoperto in aeroporto di non poter salire sull’aereo, nonostante la negatività del minore. Da qui la prima richiesta al ministro Speranza il 18 gennaio, seguita da tante altre a cui non si è mai ricevuta una risposta. Stesso discorso l’appello, caduto nel vuoto, rivolto al Tribunale di Sassari, poiché il giudice tutelare non ha il potere di derogare le norme sanitarie. Il minore inoltre, non può nemmeno seguire la didattica a distanza, in quanto non è positivo al coronavirus e men che meno in quarantena. Una vicenda complessa che necessiterebbe di maggior attenzione.

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