Stelle cadenti viste da Sassari, i consigli dell’astronomo

I consigli su come vedere al meglio le stelle cadenti a Sassari.

La notte del 10 agosto, festa di San Lorenzo, è conosciuta come quella delle “stelle cadenti“. A spiegare come osservare al meglio il fenomeno, ci ha pensato Michele Forteleoni, presidente della società astronomica turritana.

Il culmine tra l’11 e il 12 agosto.

“Le stelle cadenti non si vedranno bene a causa della Luna piena, ma anche perché da tempo il culmine non è più il 10 agosto, ma giorni dopo. Grosso modo tra l’11 e il 12 – fa sapere il presidente Forteleoni -. Per aiutare i cittadini a osservare il fenomeno porteremo le nostre attrezzature a Sennori e Usini, in occasione di Calici di Stelle. Stasera vedremo soprattutto i pianeti maggiori, come Giove e Saturno“.

Dove osservare il fenomeno.

Il fenomeno, fa sapere la società astronomica turritana, si potrà osservare meglio fuori dai centri abitati. “Vi sono alcune zone della Romangia e del Meilogu che si prestano benissimo all’osservazione – riprende Forteleoni -. Meno adatta è sicuramente Sassari città, dove la luminosità è tale da impedire l’osservazione. In questi casi occorrono luoghi al buio. Inoltre è bene guardare il cielo verso ovest e avere tanta pazienza”.

Come catturare il momento.

Questa notte sarà possibile aver traccia delle stelle cadenti con le fotocamere, soprattutto quelle moderne, capaci di adattarsi a lunghe esposizioni quadrangolari, ma attenzione. “Spesso con questi strumenti si pensa di aver immortalato le stelle cadenti, ma potrebbe trattarsi del movimento della Terra, che ruotando da l’impressione che si sia mosso qualcosa“.

Il culto legato a San Lorenzo martire.

La notte di San Lorenzo martire è tradizionalmente associata al passaggio dello sciame meteorico delle Perseidi, popolarmente chiamato stelle cadenti, o più poeticamente lacrime di San Lorenzo. Secondo una tradizione già divulgata nel IV secolo, il martire sostenne intrepido un atroce martirio sulla graticola, dopo aver distribuito i beni della comunità ai poveri da lui qualificati come veri tesori della Chiesa.

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