Gli studenti delle superiori di Sassari in coda per donare il sangue

Sono tantissimi gli studenti che hanno deciso di donare a Sassari.

Una enorme sì alla solidarietà dagli studenti sassaresi che negli ultimi giorni di scuola hanno accolto l’appello a donare il sangue. L’appello arrivato nelle scuole dall’Avis comunale e provinciale e del centro trasfusionale dell’Aou di Sassari attraverso i dirigenti scolastici recitava “Siete invitati a donare e a non avere paura“. E i ragazzi del liceo Margherita di Castelvì e del liceo Marconi si sono presentati puntuali alla chiusura dell’anno scolastico per gli ultimi due appuntamenti per la raccolta sangue organizzati nelle loro scuole.

Dovere civico e sensibilizzazione

Al termine delle due giornate i dirigenti e i docenti si dicono molto soddisfatti. La carenza di sangue è un’emergenza quotidiana specie nella nostra regione e i giovani dei due licei hanno risposto in maniera significativa e hanno dimostrato di essere un punto di riferimento per il futuro -“Chi dona il sangue ha un’idea precisa dell’essere umano”, dice Gianfranco Strinna, dirigente scolastico del Castelvì. Lui stesso si è recato a donare nell’autoemoteca posizionata di fronte all’istituto di viale Berlinguer.

“Abbiamo bisogno di ragazze e ragazzi come questi, sensibili e sostenitori attivi della donazione del sangue – hanno affermato Strinna e Rita Ivana Camboni, dirigente dello Scientifico. “Per noi dal prossimo anno scolastico la donazione di sangue diventerà un appuntamento fisso”. “La scuola è anche questo, contribuire a sviluppare la coscienza civica e assolvere in questo modo al suo importante ruolo di agenzia educativa”.

Il parere degli studenti. Avis e Aou Sassari soddisfatti

“Non vedevo l’ora di diventare maggiorenne per donare il sangue. Oggi è una giornata molto importante perché ho potuto donare per la seconda volta davanti alla mia scuola insieme alle mie compagne!” afferma Raffaella, una studentessa della quinta classe del Marconi.

“Per me è stata un’esperienza molto bella perché sto dando la possibilità alle persone di salvarsi” – afferma Antonio, uno ragazzo del liceo di via Donizetti che ha appena compiuto 18 anni . In Sardegna c’è bisogno di sangue e bisogna contribuire il più possibile.”

“Il progetto è andato in porto” – ha affermato Serafino Dettori, presidente dell’Avis comunale di Sassari. “È importante che i ragazzi parlino con amici, familiari e compagni di scuola e li coninvolgano in questo gesto solidale”.

“Questi studenti fanno la differenza e possono lasciare un’impronta positiva nel mondo attraverso la loro generosità e altruismo”- ha affermato il dottor Pietro Manca, direttore del Centro immunotrasfusionale dell’Aou di Sassari.

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