Tour delle cicche a Sassari: oltre 200 studenti a caccia di mozziconi

Gli studenti hanno setacciato Sassari alla ricerca di cicche e rifiuti

Una vera e propria spedizione a caccia di mozziconi di sigarette per Sassari, il tour delle cicche. Così soprannominato il progetto di Legambiente e della dirigenza scolastica delle scuole San Giuseppe di Sassari. Sono oltre 200 i ragazzi delle medie che hanno esplorato i dintorni della scuola che si trova in pieno centro, in Corso Cossiga.

Un’opera ad alto tasso di sensibilizzazione ambientale

Così dichiara Legambiente, che ha promosso il tour didattico insieme ai ragazzi di San Giuseppe, i dirigenti e i docenti. Il tutto patrocinato dall’ Assessorato all’Ambiente del Comune di Sassari.

I mozziconi di sigaretta sono il rifiuto numericamente più invasivo a livello mondiale. Un filtro di sigaretta ha bisogno di 2 anni per decomporsi, che diventano almeno 5 per il mozzicone. Sono causa di degrado, soprattutto gettate nei luoghi a loro non destinati e rischiosi per gli animali che li possono ingerire. La loro presenza oltre ad inquinare spazi naturali condivisi e pubblici per molto tempo è anche pericolosa. Un solo mozzicone contiene oltre 4mila sostanze nocive.

“Bisogna sensibilizzare”- dice Michele Meloni di Legambiente- “a partire da chi quegli spazi pubblici e condivisi li vive oggi e li erediterà doman. Si comincia dalle scuole, da giovani interlocutori che sono peraltro parte in causa e interessata in chiave salvaguardia del pianete e costante ricerca della sostenibilità”.

Una “spedizione” che ha riscosso molto entusiasmo

Non è la prima volta che Legambiente collabora con le scuole medie e superiori per progetti di solidarietà, riciclo sostenibile e sensibilizzazione ambientale.

Questa mattina 200 giovanissimi rangers, sorridenti e volenterosi hanno pacificamente invaso il centro della città di Sassari, passando a setaccio le vie che circondano la loro scuola, le loro case, il loro vivere quotidiano.

“Ormai le cicche sono troppo presenti sulle nostre strade, nei nostri territori, fra l’erba e sulla sabbia delle spiagge, fino a diventare parte del tessuto urbano”- continua Meloni- “Il loro abbandono è socialmente accettato, ed è una piaga che oggi abbiamo contrastato e evidenziato. Lo abbiamo fatto insieme al nostro futuro (i ragazzi) per il loro futuro.

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