Il tour dei colori del mondo per i 30 anni di Figulinas Festival

Figulinas Festival festeggia i suoi 30 anni.

Figulinas, il Festival Folk che Florinas accoglie ormai da 30 anni, fissa l’appuntamento più importante con il folklore martedì 13 agosto all’Anfiteatro comunale di Florinas, dalle ore 22. L’evento è organizzato dall’Associazione culturale Gruppo Folk Figulinas insieme con l’amministrazione comunale di Florinas. Negli anni si è classificato tra le manifestazioni culturali più attese degli appuntamenti estivi, conquistando un’importante fetta di pubblico che dalle prime edizioni vi partecipa con ammirazione e passione.

Il tour del Festival è partito domenica 12 agosto da Budoni e prosegue per le tappe di Florinas (13 agosto), Castelsardo (14 agosto) e Sorgono (15 agosto). “Ancora on mi sembra vero” – confessa Alessandro Chessa, Presidente del Gruppo Folk Figulinas – “…eppure è così, che nel lontano 1989 quasi per gioco nasceva l’idea di voler organizzare una rassegna del folklore”. Oggi, di quella distesa di cultura di cui si conosceva il punto esatto di provenienza guardando il mappamondo, se ne possono riconoscere anche le sembianze attraverso usi e costumi grazie alla geniale idea di un gruppo di Florinas che, partendo da grandi ambizioni, ha saputo costruire un palcoscenico reale. Su quel palcoscenico quest’anno saliranno gruppi della Sardegna e quattro formazioni artistiche internazionali: Cile, Colombia, Corea del Sud e Ucraina.

Figulinas festeggia la sua 30esima edizione con la fierezza di aver valorizzato il patrimonio culturale sardo e l’orgoglio di essere riusciti ad espandersi, facendo conoscere la ricchezza della Sardegna altrove e accogliendo le esibizioni di immenso valore dei popoli di tutto il mondo. L’importanza di una simile manifestazione è rappresentata dal fatto di essere l’unica sull’isola a far parte del circuito C.I.O.F.F, l’organizzazione partner dell’Unesco che regolamenta e promuove la diffusione della cultura tradizionale, nonché la pace e l’uguaglianza tra popoli. Un appuntamento da non perdere quello di martedì, quasi irrinunciabile se si vuole avere l’occasione di conoscere dal vivo uno spaccato di vita che racchiude, in un ballo e tra le note musicali, tutta la tradizione altrui.

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