L’ultimo Natale della Giunta Campus, ecco le pagelle di tutti gli assessori

Le pagelle della Giunta Campus.

Si conclude il 2023, e nonostante l’agenda politica di Sassari sia stata dettata dall’instabilità nella maggioranza, è giunto il momento delle valutazioni. Sia per il sindaco che per gli assessori, il cui mandato volge al termine, è ora di fare il bilancio dell’anno appena trascorso attraverso le “pagelle“.

Nanni Campus: 6

Il periodo del suo incarico è notevolmente condizionato dall’emergenza pandemica e, contemporaneamente, deve affrontare le tensioni interne all’interno del Movimento 5 Stelle. Pur avendo ottenuto il voto di fiducia necessario, ciò è attribuibile alla sua determinazione nel confrontarsi con le sfide e nel decidere di non dimettersi. Poteva fare di più, ma può bastare la sufficienza.

Gianfranco Meazza: 5 e mezzo

Il suo ruolo di comunicatore non brilla, e ogni giorno sono numerose le segnalazioni relative ai servizi sociali e alle politiche abitative, spesso complesse da gestire. Va sottolineato che la responsabilità di tali difficoltà non ricade sull’assessore, ma è piuttosto imputabile alle sfide crescenti di un contesto caratterizzato da considerevole incertezza. Il suo mandato si sviluppa in chiaroscuro, senza particolari distinzioni.

Rosanna Arru: 7 e mezzo

Ci sono margini di miglioramento, senza dubbio. In particolare, nei settori dei lavori pubblici e delle manutenzioni, dove i disagi si presentano quotidianamente in gran numero. Viene riconosciuta e premiata per il suo senso di responsabilità e per i contributi forniti nei vari assessorati, nei quali si è sempre distinta per impegno, onestà e serietà.

Maria Alessandra Corda: 5

Si mantiene in secondo piano rispetto ad altri assessorati di rilievo, quasi passando inosservata all’interno della Giunta comunale. Le sue iniziative sono sempre caratterizzate da una moderata determinazione, ma sul fronte dell’attuazione delle politiche attive per il lavoro e l’occupazione, la promozione della nascita e crescita delle imprese, e il consolidamento del tessuto economico locale, avrebbe potuto dimostrare un impegno più incisivo.

Maria Francesca Masala: 5

L’innovazione tecnologica a Sassari potrebbe essere oggetto di approfondimenti dettagliati. Tuttavia, il suo assessorato si mantiene in secondo piano senza aver compiuto alcuno sforzo per evidenziare la sua presenza o promuovere le iniziative in corso.

Niccolò Lucchi Clemente: 7

L’ambito dell’Urbanistica in città è ancora un terreno difficile da attraversare, ma sono stati compiuti progressi sul fronte dello sviluppo turistico. In quest’area, l’assessore dimostra una notevole competenza. Nonostante voci non confermate e non verificabili lo indicano come possibile successore del primo cittadino, si è costretti a rimanere in attesa di ulteriori sviluppi dopo le elezioni regionali.

Gabriele Mulas: 5

Uomo serio e sempre disponibile. Tuttavia, queste qualità non sono sufficienti nel contesto politico. Come membro della Giunta civica, avrebbe avuto l’opportunità, data la sua delega alla toponomastica, di onorare personaggi illustri di Sassari attraverso l’intitolazione di alcune delle strade principali. Cosa che, ovviamente, non ha fatto.

Carlo Andrea Sardara: 6 e mezzo

La sufficienza si basa principalmente nella sua abilità a mantenere l’equilibrio finanziario, riuscendo a eliminare completamente il disavanzo. Tuttavia, rimane il fatto che le sue azioni all’interno della Giunta sono passate inosservate e non hanno mai ricevuto una chiara visibilità.

Antonello Sassu: 7 e mezzo

Ha adottato l’ironia come risposta alle critiche, dimostrando un approccio sagace alla gestione delle polemiche. La situazione della pulizia in città ha registrato miglioramenti, pur presentando alcune lacune. Tuttavia, amministrare una città in cui i cittadini contribuiscono all’inquinamento e attribuiscono la responsabilità alla Giunta comunale rappresenta una sfida complessa. E per questo la promozione è meritata.

Laura Useri: 3

Mostra scarsa tolleranza alla critica e si scontra troppo spesso con chiunque la pensa diversamente. Il fallimento del Capodanno dell’anno scorso era prevedibile, e molte persone speravano nelle sue dimissioni. Invece ha mantenuto saldamente la sua posizione, contribuendo a ulteriori mal di pancia all’interno della maggioranza. Le recenti controversie all’interno del Movimento 5 Stelle, inoltre, suggeriscono che forse avrebbe dovuto considerare un passo indietro. Per l’organizzazione del Capodanno 2023/2024 niente da dire, ma è troppo tardi.

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