Fabio Volo conquista Sassari con il suo ultimo libro

L’artista lombardo ha incontrato il pubblico alla Camera di Commercio.

Tifo da stadio per Fabio Volo nei giorni scorsi a Sassari per promuovere il suo ultimo libro. “Una vita nuova”, questo il titolo dell’undicesima fatica letteraria dell’eclettico scrittore bergamasco, sviluppata e completata ‘on the road’ in Sardegna nel 2021 a bordo di un camper ‘senza bagno’. Intervistato da Francesca Arcadu, Volo– nell’incontro con un pubblico molto numeroso alla Camera di Commercio sassarese organizzato da Koinè e Ubik–  spiega i nodi della trama e i personali legami con ogni personaggio, tra citazioni letterarie e di vita vissuta. Ed è proprio quest’ultima a sostanziare la dimensione multiforme del dee-jay, attore, sceneggiatore, romanziere, doppiatore, con oltre otto milioni di copie vendute e un milione di follower sui social.

Un successo causa di non poco disappunto tra gli addetti ai lavori della letteratura che giudicano la sua narrazione di scarso valore. “La trovano banale – afferma Fabio Volo – cosa che io rivendico perché per me la banalità è straordinaria”. In tanti si ritrovano nelle scene descritte sia sulla pagina che dal vivo dall’artista lombardo, tra rapporti con le donne, maturità e voglia di essere liberi. Soprattutto si nota una sintonia sulle dinamiche familiari su cui lui ritorna spesso parlando dei rapporti col padre: “Ho cominciato a lavorare con papà nella sua panetteria che avevo quattordici anni. Mi ha insegnato che il forno è la coscienza”. Intendendo che il lavoro ben fatto ripaga e questa è l’unica ricetta di Volo che non si fa una malattia delle critiche ricevute anche perché, come ripete in più di un’occasione, “non mi prendo troppo sul serio”.

Aspetto che conferma scherzando a più riprese, ironizzando sul mezzo secolo che compierà a fine giugno e il suo essere (stato) una sorta di sex symbol: “Dopo le dieci di sera  alla mia età una profferta sessuale è una minaccia”. Rimane però intatto l’entusiasmo, a dispetto degli anni, e di qualche acciacco fisico perché “di fondo sono un godereccio e come tutti cerco la felicità”. Intanto annuncia che quest’estate comincerà a girare il film tratto dal suo libro precedente – “Non è che voglio farlo ma devo pagarmi il mutuo” ride, e che per adesso non tornerà in tv perché ci vede “molta poca umanità”. Poi arriva il momento del firmacopie e in attesa, col libro in mano, si forma una lunga fila di persone a testimonianza della popolarità intatta di Fabio Volo.

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