Da Gramsci a Pirandello, in mostra a Sassari i testamenti più famosi

La mostra dei testamenti sarà visitabile fino al 4 giugno a Sassari

Arriva finalmente a Sassari la mostra “Io qui sottoscritto, testamenti di grandi italiani ed è visitabile da mercoledì scorso presso la Biblioteca Universitaria in via Enrico Costa 57.

La mostra inaugurata a Roma per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Poi ha poi viaggiato tra Genova, Imperia, Mantova, Milano, Modena, Piacenza, Torino, Palermo, Firenze, Bologna e Berlino e ha accolto più di 40mila visitatori. Un itinerario nuovo che rivela le scelte morali e civili degli autori dei testamenti. Oltre alla loro situazione economica e familiare tra le carte si intravede un panorama di speranza, credo ed emozioni. In filigrana lo stato del nostro paese nei decenni in tutte le sue sfumature fuori dai tradizionali canoni accademici.

I testamenti più famosi e i sardi illustri

Scrittori, politici, attrici e condottieri si avvicendano in questo affascinante viaggio: Giuseppe Garibaldi, morto proprio in Sardegna dove riposa nell’isola di Caprera, Luigi Pirandello, Lina Cavalieri, Gabriele d’Annunzio sono solo alcuni testamentari di cui si possono leggere le ultime volontà.

Per l’edizione di Sassari la mostra si arricchisce dei testamenti- anche spirituali- dei personaggi sardi o di origine sarda come Francesco Cossiga, Antonio Gramsci, Antonio Segni, Maria Lai, Emilio Lussu e Grazia Deledda.

I convegni

Proprio sabato prossimo, 20 maggio alle 10.00, sarà discusso nell’aula magna “Il Testamento Spirituale di grandi personaggi sardi nell’arte, negli scritti, nelle azioni e nelle opere.

Come esempi di scelte espresse con lettere e arte si parlerà degli scritti di Gramsci, Lussu, Cossiga, Segni. Ma anche due opere di Maria Lai, di cui si ricorda il decennale della morte.

Venerdì 26 invece alle ore 17 verranno esaminati e discussi i testamenti “spirituali”: si parlerà del testamento quale fonte storica soprattutto in tempo di pandemia (dalla peste ai giorni nostri). Di fede, religiosa e lasciti alla Chiesa.

La mostra è stata possibile grazie alla collaborazione con il Consiglio Notarile di Sassari, Nuoro e Tempio Pausania

Condividi l'articolo