Allevatori e lingua blu, l’anomalia del Sassarese esente dalla malattia

La Coldiretti denuncia l’anomalia nella movimentazione del bestiame.

Ancora problemi per la movimentazione del bestiame a causa dei diversi sierotipi di lingua blu. Questa volta anche interni alla stessa regione.

Per poter andare nel Sassarese, per esempio, territorio esente dal sierotipo 3, è necessario, per gli animali in arrivo dalle altre province, sottoporli all’esame PCR (proteina C Reattiva), la cui presenza nel sangue è indicatore di una infiammazione in atto, con costi a carico dell’allevatore.

Questa situazione sta mettendo in scacco diversi allevatori, che spesso hanno corpi aziendali situati in province diverse. In molti casi movimentare da un corpo aziendale all’altro soltanto 100 pecore comporta una spesa per le analisi di circa 2.500 euro.

“Più volte – rimarca il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – abbiamo segnalato non solo l’esosità del costo unitario ma anche il divario rispetto ad altre Regioni che sopportano a proprio carico gli oneri dell’esame. Inoltre sulla materia si alternano con troppo frequenza disposizioni spesso contraddittorie”.

“Questa mattina abbiamo scritto agli assessori regionale alla Sanità e all’Agricoltura – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – per denunciare questa ennesima beffa e chiedere di intervenire per trovare, con i Ministeri competenti, una soluzione duratura al problema prevedendo di esonerare gli allevatori dal costo delle analisi PCR ove queste siano necessarie”.

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