Castelsardo rende omaggio a Eleonora d’Arborea
Il 20 settembre Castelsardo renderà omaggio a Eleonora d’Arborea, Giudicessa-Regina e simbolo di emancipazione femminile, con una giornata di eventi che unirà rigore storico, arte e spettacolo. L’appuntamento, che avrà inizio alle ore 16.00, nasce dalla stretta collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura del Comune di Castelsardo e l’Associazione culturale La Casa Rosa, con la coordinatrice dell’evento Maristella Casula, ed è parte integrante della rassegna comunale “Incontri di Settembre” e della X Rassegna Itinerari Musicali, Letterari e Storici dell’Identità, che accoglie il Festival Internazionale della lettura sociale DiVerso e Itinerari Musicali dell’Identità.
La manifestazione è realizzata con il sostegno del Comune di Castelsardo e con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, di enti locali e associazioni che operano nel sociale, che hanno creduto nel valore dell’iniziativa. Tra i partner figurano inoltre il Comitato Quartiere Castello di Iglesias, che curerà la rievocazione storica con cinquanta figuranti in costume, e l’associazione GiULIA Giornaliste.
Il programma della giornata
La manifestazione prenderà avvio nei vicoli e nelle piazzette del borgo medievale, dove i figuranti in costume daranno vita a un corteo che dalle 16 accompagnerà il pubblico fino al Castello dei Doria. Nella suggestiva Sala XI del Castello dei Doria alle 18.30 si terrà quindi la conferenza-spettacolo dal titolo “Eleonora: politica, potere e storia di una Judikessa Medievale”, che intreccerà interventi accademici, letture, musica e teatro.
I relatori offriranno prospettive diverse sulla figura di Eleonora. Mauro Giacomo Sanna, storico e medievista, illustrerà la biografia di Eleonora, mettendo in luce la donna, la Regina e il mito. Alessandro Soddu, professore associato di Storia Medievale presso l’Università di Sassari e autore di numerosi studi sul contesto giudicale e sui rapporti con la Corona d’Aragona, analizzerà Eleonora legislatrice e politica, sottolineando la modernità della sua azione diplomatica e normativa. Enza Plotino, giornalista e scrittrice, autrice della recente pubblicazione “Percorsi femminili in Sardegna” edito da All Around, con il suo libro porterà una lettura femminista della figura della Giudicessa, inserendola in una tradizione di protagonismo femminile spesso poco valorizzata dalla storiografia.
Arte, musica e teatro
L’esperienza sarà arricchita dagli intermezzi musicali del soprano Ilaria Vanacore, artista internazionale vincitrice di prestigiosi concorsi lirici, e dal pianista Antonio Luciani, che vanta una carriera trentennale in Italia e all’estero. La dimensione teatrale sarà affidata all’attrice Marta Proietti Orzella, che interpreterà testi e documenti medievali restituendo voce e intensità ai protagonisti dell’epoca.
Un progetto condiviso
L’Assessora comunale alla Cultura, Maria Speranza Frassetto, ha sottolineato come questa iniziativa, oltre a contribuire alla crescita culturale della città, rafforzi la collaborazione tra istituzioni e associazioni: «Questo evento rappresenta un investimento culturale importante per la nostra comunità. Il nostro borgo ha già accolto altre rievocazioni che hanno saputo far rivivere la memoria medievale, alcune dedicate proprio a Eleonora d’Arborea.Questo nuovo appuntamento si innesta in quel solco, rinnovandone però lo spirito e ampliandone significati e prospettive. Non è soltanto un omaggio alla memoria storica, ma un’occasione di riflessione sull’identità, sull’emancipazione e sul ruolo delle donne nella società. Il Comune di Castelsardo, con la preziosa collaborazione de La Casa Rosa, dei partner coinvolti e il sostegno della Regione, conferma così la vocazione della città a laboratorio culturale di primo piano».
L’appuntamento del 20 settembre al Castello dei Doria si presenta dunque come un’occasione unica per cittadini e visitatori: un viaggio nel cuore del medioevo sardo, dove il rigore della ricerca storica incontra la forza evocativa della musica e del teatro, trasformando Castelsardo in un palcoscenico di memoria viva e partecipazione condivisa.