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Ott 11 2025

“Io la musica sono”, un’opera inedita a Sassari

L’Orfeo di Claudio Monteverdi rinasce in una rilettura rivoluzionaria, una versione che fonde Barocco, tradizione popolare e suoni elettronici, trasformando il mito in un’esperienza originale e dirompente. Sabato 11 ottobre alle 20.30, il VII festival internazionale di musica antica “Note senza tempo” porta in scena al Teatro Civico di SassariIo la musica sono”, un’opera inedita, nata da un’idea di Nico Staiti con la regia e la rielaborazione di Mario Tronco.

La nuova versione non è un semplice revival del capolavoro che nel 1607 diede il via alla storia del melodramma, dopo essere stato scritto per la corte dei Gonzaga a Mantova.  È una riscrittura coraggiosa che mantiene intatta la struttura monteverdiana, proiettandola in una dimensione sonora inedita.

Agli archi e agli strumenti di corte, Monteverdi accostava i flauti pastorali e le trombe militari, per creare un tessuto musicale ricco di contrasti e rappresentativo di simbolismi sociali. In un’audace continuità con lo spirito originale – cioè attingere dai molteplici paesaggi sonori del tempo – la partitura si arricchisce ora di strumenti popolari come la zampogna, le ciaramelle, il friscaletto e la lira calabrese, affiancati a strumenti contemporanei di grande effetto quali la chitarra elettrica, i sintetizzatori e i software di elaborazione del suono. La nuova versione non è un semplice revival,

Come spiega il regista Mario Tronco: «Abbiamo immaginato un Orfeo che non solo canta, ma ascolta. Un Orfeo che mescola la tiorba con il friscaletto calabrese e i sintetizzatori, i versi di Rilke con i software digitali. La musica è l’unico luogo dove tutto può convivere: la memoria e l’invenzione, la ferita e la festa».

Il libretto originale di Alessandro Striggio viene affiancato e arricchito da testi di Rainer Maria Rilke, Robert Browning e Gennaro Antonio Federico, ed è impreziosito da materiali scaturiti da laboratori formativi con i giovani musicisti del Conservatorio “Tchaikovsky”. L’opera diventa così un paesaggio poetico stratificato, in cui il mito di Orfeo ed Euridice, che con il suo canto supera i confini tra vita e morte, si intreccia con voci e sensibilità di epoche diverse, interrogandosi sul potere trasformativo della musica. Questa rilettura rivoluzionaria mira ad abbracciare un pubblico molto più ampio e diversificato, dimostrando come l’opera lirica possa essere un linguaggio vivo e in continua evoluzione.

Il progetto è frutto di una prestigiosa coproduzione tra Fondazione Politeama, Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro, Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il DAMS, e si avvale della collaborazione tra Dolci Accenti, l’associazione “Carta da musica” e Le Ragazze Terribili per il festival “Fino a leggermi matto“.

Il festival “Note senza tempo” è organizzato dall’associazione Dolci Accenti di Sassari con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Porto Torres e Monteleone Roccadoria. La manifestazione è inserita in REMA, la rete di festival internazionali a livello europeo, e fa parte del circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.