Home Le mostre fotografiche e di pittura a Sassari Le mostre fotografiche e di pittura a Sassari

Data

Nov 21 2025 - Dic 21 2025
In esecuzione...

Le mostre fotografiche e di pittura a Sassari

Venerdì 21 Novembre – ore 18.00 presso Il Vecchio Mulino Via Frigaglia 5 – Sassari
Inaugurazione e presentazione della Mostra di Pittura di TONI BARRANCA dal titolo “L’immagine dell’astratto” e della Mostra di Fotografia di IGNAZIO PANI dal titolo “L’astratto delle Nuvole”.
presentazione a cura di ANTONELLO ZANDA, direttore della Cineteca Sarda.
Le mostre saranno visitabili sino al 21 dicembre 2025 tutti i giorni (eccetto la domenica) la mattina dalle ore 12,00 alle 16,00 e la sera dalle 19,00 alle 23,00.
INGRESSO LIBERO E GRATUITO
IMMAGINAZIONE – SCOPERTA – CREATIVITA’
John Peter Berger, critico d’arte, pittore, saggista e romanziere, descrive l’immaginazione non come la capacità di inventare, come spesso la si pensa, bensì come capacità di disvelare ciò che esiste.
Non occorre “riesumare” il pensiero freudiano (accecarsi artificialmente ) per rintracciare riferimenti e spiegare, ammesso che sia possibile, l’apparente strano connubio tra la pittura
cosiddetta astratta e la fotografia.
Wilfred Bion pone l’accento sul valore dell’esperienza emotiva privata di “memoria e desiderio” e sulla disponibilità ad attendere che le sensazioni si possano accumulare per assumere una forma traducibile. Si deve a Pablo Picasso l’esplicito rifiuto verso il cercare, sostituito dal “trovare”.
La scoperta interiore prelude alla “concreta espressione di una propria visuale sulle cose”.
Si giunge così ad una immagine (l’opera) che si offre all’osservatore, libero di trovare la sua personale rappresentazione.
Per quanto sopra, con tutti i limiti di alcuni concetti teorici, si può intravedere l’anello di congiunzione tra le immagini pittoriche e quelle fotografiche.
.
LE NUVOLE
Credo che le immagini trovate da IGNAZIO PANI siano un esempio di quanto sopra accennato, anche grazie all’essenza del soggetto.
Per definizione le nuvole sono immagini transitorie, che non “restano”.
E’ lo strumento che le blocca nell’istante trovato e non scelto dal fotografo che, libero da vincoli anticipatori si affida a ciò che vede e che, dopo, non sarà più lo stesso oggetto. Il successivo editing degli scatti raccolti assume valore di rifinitura paragonabile, forse, al gesto tecnico del pittore.
GLI ASTRATTI
Riguardo agli astratti che ho selezionato per questo evento sassarese, ancora una volta mi sono affidato ai personaggi che popolano la mia attività professionale.
Non mi riferisco a ciò che i miei “pazienti” mi suggeriscono, quanto a ciò che in me posso trovare, talvolta in un secondo momento.
Tale processo è parallelo alle riflessioni consapevoli di intervento e di metodo che pongo nella relazione per aiutarli a conoscere sé stessi, altre volte assume una forma dopo un tempo indefinito, che mi rende difficile il riconoscimento del “coautore”.
Di rado si presenta un’immagine d’insieme, più spesso è un gesto di avvio poco pensato, una macchia indefinita, dettagli sparsi. Forse potrei descriverle come “nuvole emotive”, che rimangono per un tempo indefinito nel mio spazio mentale profondo, in attesa di essere scoperte e ricreate sul supporto.
Alcuni cenni biografici raccontati dagli autori:
IGNAZIO PANI
Classe 1956, di Iglesias. Giornalista in pensione, ho lavorato per quarant’anni in RAI come telecineoperatore.
Impegnato sia nella redazione giornalistica che nella realizzazione di programmi televisivi e cinematografici di cui ho curato la direzione della fotografia e le riprese video, all’interno della struttura di programmazione.
Attualmente sono componente del direttivo e coordinatore del laboratorio di fotografia dell’Associazione Remo Branca di
Iglesias.
La fotografia è stata sempre presente nella mia vita e mi ha consentito ultimamente di esprimere graficamente alcuni risultati della mia ricerca sulle manifestazioni dell’intelligenza
della terra.
TONI BARRANCA
“Riscopro” la mia creatività dopo un ventennio di attività professionale, in veste di Medico psichiatra e Psicoterapeuta ad
orientamento analitico.
Non nascondo l’origine di tale spinta,
scaturita grazie al ruolo privilegiato di accompagnatore dei miei cosiddetti “pazienti” verso la conoscenza di sé stessi.
Molte immagini parziali e/o sfocate generano dalla relazione con l’altro da me, a loro volta trasformate dal mio modo di osservarle.
Arte figurativa o astratto, nelle loro declinazioni forse infinite, appartengono ad una scelta convenzionale.
Osservare un’opera d’arte non è sufficiente, ciò che conta è la “postura” del co-autore osservatore.
Riferimenti bibliografici:
Wilfred Bion – Apprendere dall’esperienza (Armando ED.)
Sigmund Freud – Lettera a Lou Salomè
Antonio Damasio – Sentire e conoscere (Adelphi)
Donald W. Winnicot – Gioco e realtà (Armando Ed.)
Armando Blanco Ferrari – Il pulviscolo di Giotto (Franco Angeli Ed.)
INFO: 0794920324