“Una letterina per Gesù”, da Giave il libro con i pensieri dei bambini

L’iniziativa a Giave.

L’associazione culturale Antonino Uras di Giave ha pensato di stimolare con il ragionamento sul Covid e la fantasia nel raccontare, i bambini dai 6 agli 11 anni che, tramite un concorso nazionale, hanno avuto la possibilità di esternare e rendere pubbliche le loro idee.

“Riteniamo che gli anziani, ma specialmente i bambini e non solo chi è stato contagiato o ha sofferto per un ricovero, ma tutti in generale, soffrano particolarmente per questa situazione. Essi infatti, hanno bisogno di giocare, andare a scuola, frequentare oratori, centri ludici, divertirsi con gli amichetti anche con festicciole. Purtroppo, tutto questo e molto altro, da diverso tempo è stato annientato”, ha affermato la presidentessa, Maria Antonietta Uras.

L’isolamento a casa durante l’emergenza da nuovo coronavirus, ha causato l’insorgenza di problematiche comportamentali e sintomi di regressione nel 65% nei bambini di età minorile di 6 anni e nel 71% di quelli di età maggiore di 6 anni, fino a 18. È quanto emerge da un’indagine sull’impatto psicologico e comportamentale del lockdown nei bambini e adolescenti in Italia, condotta dall’ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Tra i disturbi più frequentemente evidenziati vi sono: l’aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia.

“L’emergenza Covid ha cambiato profondamente le abitudini delle famiglie soprattutto a causa delle scuole chiuse – prosegue la presidentessa -. I bambini vanno sempre incoraggiati a fare anche semplici movimenti come il giardinaggio, lavori domestici, scrivere o disegnare. Tutto ciò può aiutare a scaricare le tensioni accumulate, con una riduzione dell’agitazione e della conflittualità, aumentare le energie e lo stato di benessere generale e migliorare la qualità del sonno. Anche scrivendo una letterina a Gesù Bambino si ritrova socialità e benessere emotivo perché si aiuta il bambino a esprimere le proprie emozioni e a capire quello che sta succedendo; scrivere la “Lettera” a Gesù Bambino, permetterà ai bambini di parlare liberamente del mondo che li circonda così che tutti noi, insieme, possiamo trovare risposte alle loro paure e alle loro preoccupazioni che purtroppo, l’epidemia ha portato”.

Il concorso è stato riservato a tutti i bambini della scuola primaria dai 6 agli 11 anni che sono stati invitati tramite i mass media e i vari mezzi di comunicazione ufficiali, a scrivere una “Letterina a Gesù Bambino in questo periodo di Covid…” . La Uras, insieme ai soci, ha colto l’occasione per ringraziare i 55 studenti con le insegnanti, i dirigenti scolastici e i genitori per aver collaborato.

Una copia del libro verrà donata a tutti gli studenti partecipanti al concorso, agli insegnanti, ai dirigenti scolastici, alle biblioteche comunali, ai relatori e professionisti partecipanti al progetto “Nadale in Sa Domo de Santu Micheli in Giave”, ai bambini di Giave e agli anziani dell’istituto San Michele di Giave.

Il concorso è stato bandito un anno fa, nel mese di novembre mentre, il libro è stato stampato a gennaio 2022. In ogni letterina a Gesù Bambino, ogni studente ha scritto come ha trascorso le giornate in famiglia, lontano dagli amici e dalla scuola. Ieri si sarebbe dovuta svolgere la cerimonia con tutti i bambini e gli insegnanti ma, a causa del Covid, d’accordo con i dirigenti Federica Cappai, Francesco Livesu e Caterina La Rosa, la cerimonia di premiazione è rimandata al periodo primaverile e comunque, alla fine della pandemia, così da poter organizzare giochi, musica, balli, la lettura di ogni letterina con la consegna degli attestati di partecipazione personalizzati.

Condividi l'articolo