Lavoro post-laurea: otto ragazzi su dieci faticano a trovare un impiego

Spesso si sente dire quanto sia decisiva la laurea per il percorso di un ragazzo, ma è chiaro che il semplice titolo di studio non può garantire un accesso immediato al mondo del lavoro. Non in Italia, dove in effetti si riscontrano parecchie difficoltà nel momento di passaggio dallo status di laureato a quello di lavoratore. 8 ragazzi su 10 faticano infatti a trovare un impiego, ma esistono alcune strategie che possono aumentare le chance di vittoria, e che scopriremo insieme proprio in questo articolo.

La vita dopo la laurea: 8 ragazzi su 10 hanno difficoltà

Trovare lavoro immediatamente a ridosso del conseguimento di una laurea è sempre stato complicato, e lo è ancor di più da quando la pandemia ha causato una profonda crisi economica in molti settori. Stando alle ultime rilevazioni, 8 laureati su 10 faticano nell’inserirsi nel mondo del lavoro dopo aver preso il tanto agognato titolo di studio.

Naturalmente questi dati non possono chiarire appieno la situazione, dato che certe lauree più di altre facilitano l’ingresso nel mondo delle professioni. Se si parla dei lavori digitali, ad esempio, mai come in questo momento ci si trova di fronte ad un mercato florido e ricco di offerte di assunzione. Anche le università presso le quali si consegue la laurea hanno un loro peso non indifferente. Gli atenei più famosi, per via del loro nome e per la qualità dei propri corsi, offrono un tasso di assunzione dopo il primo anno dal conseguimento del titolo più elevato, rispetto agli altri atenei.

Come farsi notare dai recruiter e ottenere un colloquio

Il primo step, nonché il più difficile, è rispondere ad un annuncio di lavoro (o auto-candidarsi) e farsi notare dai recruiter. Questo per via del fatto che la concorrenza è altissima; quindi, ci sono molti candidati pronti a battagliare pur di ottenere una chance.

Un modo per superare questo scoglio, e la concorrenza, è il seguente: farsi notare presentando un CV completo, esaustivo e con forma e contenuti impeccabili. Un recruiter in media impiega circa 6 secondi per analizzare il documento; quindi, è necessario sfruttare questo brevissimo lasso di tempo. A tal proposito, alcune piattaforme online danno la possibilità di creare il proprio curriculum vitae gratis, scegliendo tra diversi modelli a propria disposizione.

Al tempo stesso, è importante curare anche la lettera di presentazione, che dovrebbe stimolare la lettura del curriculum da parte del recruiter. Un’opzione o parallela è la creazione di un curriculum video, o presentare dei progetti personali per costruire un vero e proprio portfolio di lavori. Infine, è bene segnalare le opportunità per trovare annunci di lavoro online, come nel caso di piattaforme come Linkedin, un social network che nasce appositamente per questo scopo.

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