Chiusura del Banco Sardegna, anche Nule resta senza sportelli

Il Banco di Sardegna lascia Nule

La decisione di chiudere alcune filiali del Banco di Sardegna era nell’aria da tempo: tra queste c’è anche quella di Nule, che ha visto in prima linea il sindaco, Giuseppe Mellino, per tentare ciò che poi si è rivelato impossibile.

“Il 3 gennaio sono stato convocato a Sassari presso la sede centrale del Banco di Sardegna di viale Umberto. Ad accogliermi vi erano il direttore generale ed il suo staff – esordisce il primo cittadino -. Senza troppi convenevoli e davanti alla fredda dinamica dei numeri mi è stata prospettata in tempi brevissimi la chiusura della storica filiale del Banco di Sardegna di Nule. Istituto di credito che ha accompagnato molti di noi fino alla vecchiaia e che ha visto crescere e progredire altrettanti nostri paesani. È una sentenza. Non ci sono stati margini di trattativa su un ripensamento sulla chiusura, così come non ce ne sono stati da altre parti della Sardegna, anche in realtà più grandi e frequentate delle nostre, in passato e contestualmente a noi. Non vi nascondo il disappunto, palesemente dimostrato nel momento in cui mi veniva riferita tale comunicazione. Ma si trattava di scelte aziendali, di un azienda, privata fra l’altro, che può in autonomia decidere del proprio futuro”.

A Nule ora è attivo un Atm evoluto, non un semplice bancomat come all’inizio era stato indicato, che 24 ore su 24 erogherà tanti servizi. Nel prossimo periodo, in accordo con il Banco di Sardegna e le associazioni di categoria, nella vecchia sede della filiale nascerà un centro di ascolto, sviluppo di progetti e supporto per le aziende, non solo per il paese di Nule ma per tutto il territorio che la circonda. “Ci siamo messi più volte nei panni delle persone più anziane cercando soluzioni che potessero andare incontro alle loro esigenze. Purtroppo non c’è stato verso di cambiare l’epilogo di questa storia”.

Condividi l'articolo