I controlli dei carabinieri della Compagnia di Ozieri.
Nella giornata di ieri si è conclusa la prima fase della campagna avviata dai carabinieri di Ozieri per la tutela dell’ambiente e della salute delle persone e degli animali. I militari dell’Arma, dopo una preliminare attività di monitoraggio operata direttamente sul territorio di competenza, hanno effettuato delle verifiche in diverse aree, pubbliche e private, dove, già da molto tempo, sono risultate in giacenza numerose carcasse di mezzi di trasporto ormai inservibili e non marcianti, poiché privi delle componenti principali.
Tali rottami, non potendo essere più considerati dei veicoli in quanto totalmente mancanti di parti essenziali al loro funzionamento, sono appunto da considerarsi delle vere e proprie “bombe ecologiche”, all’interno delle quali sono presenti materiali e sostanze altamente nocive per la salute e per l’ambiente circostante. Il “Codice dell’Ambiente” sancisce tutte quelle norme che riguardano specificamente la protezione del territorio e degli ecosistemi, provvedendo altresì al trattamento sicuro dei rifiuti ed in particolare quelli speciali come le vetture in stato di abbandono che, allo scopo di essere smaltite correttamente, devono essere necessariamente consegnate ad un centro autorizzato.
Tale operazione ha però un costo che non tutti sono disposti a sostenere ed ecco che, in maniera del tutto irresponsabile, si verificano gli abbandoni sulle aree pubbliche o nei terreni privati; proprio al fine di scongiurare ulteriori conseguenze a carico dell’ambiente e della salute pubblica sono scesi in campo i militari della stazione carabinieri. di Ozieri, Oschiri, Ardara e Pattada, insieme ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile dello stesso Comando Compagnia: le conseguenti attività di ricerca hanno consentito il rinvenimento di 20 carcasse di veicoli che sono risultate abbandonate nei rispettivi territori comunali ed i cui proprietari, oltre al pagamento delle relative sanzioni ammontanti ad un totale di circa 25mila euro, sono stati ammoniti per procedere con tempestività alla rimozione di questi rifiuti speciali con la conseguente bonifica dell’area.
Poi, in occasione delle ricerche, i militari della stazione carabinieri di Alà dei Sardi, procedendo con il monitoraggio delle zone rurali, hanno pure individuato una discarica abusiva che ignoti avevano realizzato su un terreno comunale. La maggior parte dei rifiuti così individuati erano riconducibili a diversi lastroni di copertura ondulata in fibrocemento, ovvero quel materiale per l’edilizia che è comunemente conosciuto come Eternit e la cui polverizzazione nell’atmosfera è altamente cancerogena per l’uomo.
In quest’ultimo caso, come anche nei rinvenimenti delle carcasse d’auto, determinante si è rivelata la collaborazione con le amministrazioni comunali che si sono sempre rivelate molto attente alla conservazione dei loro rispettivi territori.