L’uscita dell’assessore Zedda strappa un sorriso: i milioni approssimati con “e fruscia”

L’assessora Zedda chiarisce il concetto in sardo.

“Sessantatré milioni di euro e…e…e fruscia.” Alessandra Zedda, assessora al Lavoro della Regione Sardegna, attinge al sardo per chiarire un concetto: i soldi ci sono. Non solo: ce ne sono ancora di più, “e fruscia” per l’appunto. Parlando, nei giorni scorsi, di Resisto, il fondo europeo stanziato per imprese e partite Iva, l’esponente di Forza Italia si lascia sfuggire la coda in limba forse per rassicurare i suoi corregionali stremati dall’emergenza pandemica. Questi infatti, frastornati da redditi d’emergenza, una tantum, ristori, cig, rdc- annunciati, riannunciati, erogati e non sempre ricevuti– sperano che, da tanto Bengodi, prima o poi gli piova addosso qualcosa, e se non meda (molto), almeno quel “e fruscia”, col suo carico di misteriosa entità monetaria.

E certo non si faranno scoraggiare dai click day che, nelle ultime settimane, sono sfociati nei crash del sito Sardegna Lavoro, crollato sotto il peso delle domande delle migliaia di potenziali beneficiari. Con le nuove scadenze- slittate con gli scaglionamenti dell’8, 11 e 17 febbraio- l’assessorato vuole scongiurare un nuovo disastro mentre la stessa Zedda promette l’arrivo di altre somme, magari nella forma, come si dice in gergo, di un’implementazione, una sorta, per essere chiari, di “e fruscia 2.0”.

Sull’opportunità della frase, così intima e folcloristica, della titolare delle deleghe al Lavoro, si sono espressi in molti, spesso condannando o, addirittura, ipotizzando che l’assessora sia stata doppiata da qualche burlona. La verità, invece, è che la Zedda si è realmente espressa così, assecondando le regole – come nei commenti social scherza qualcuno, ma non tanto- di una nuova istituzione linguistica: l’Accademia della Fruscia.

Condividi l'articolo