Decreto aiuti bis, taglio dell’Iva per i generi alimentari: quanto si risparmierà

Nel decreto aiuti bis l’ipotesi del taglio dell’Iva.

È in arrivo il Decreto Aiuti Bis, che andrà a prorogare le misure già introdotte con il precedente decreto. Oltre a prorogare gli aiuti posti in essere, si reintrodurrà il bonus 200. Vi è la possibilità, inoltre di tagliare l’Iva per i beni alimentari di largo consumo.

Cosa prevede il Decreto Aiuti Bus.

L’inflazione cresce e gli italiani hanno necessità di un aiuto, soprattutto con i beni di consumo, il prezzo del carburante, luce e gas. Il decreto costerà all’incirca 13 miliardi di euro, ma potrebbe arrivare fino a 14, non verranno finanziati attraverso il deficit. Il testo è già arrivato in Parlamento lo scorso 11 luglio e attende l’approvazione in un Parlamento quasi spoglio dei propri poteri.

Le proroghe previste.

Fino all’ultimo giorno dell’anno verranno prorogati gli sconti sulle bollette, il credito d’imposta per le imprese, il taglio delle accise sui carburanti e il bonus da 200 euro. Per quanto concerne le bollette elettriche, come quelle del gas, saranno presenti gli sconti sugli oneri di sistema. Altresì viene esteso il credito d’imposta per le aziende energivore per tutto il 2022. Per far fronte al caro carburanti, è pressoché certo il taglio sulle accise di 30 centesimi. Nessun problema, infine, per il bonus da 200 euro, che andrà a tutti quegli italiani con un reddito inferiore ai 35mila euro.

L’Iva sui beni alimentari.

La misura più importante, secondo alcuni, è quella del taglio dell’Iva per i beni alimentari. Questo in seguito al forte aumento dei costi dell’energia e quindi di produzione. Si inizierà ad azzerare completamente l’Iva per alcuni generi, mentre per altri si taglierà. Al vaglio il pane, la pasta, l’olio d’oliva, la farina, le patate ed il latte saranno quindi presto prive di ogni imposta sul valore aggiunto. Mentre passeranno dal 10% al 5% la carne bovina, di vitello e di pollo, i salumi, le uova, il cioccolato, il pesce fresco e i gelati.

La diminuzione del costo del carrello della spesa per i consumatori costringe a un costo notevole per le casse dello Stato, così calcolabile:

Costo per lo stato dell’azzeramento dell’IVA
Pane253 milioni di €
Pasta76 milioni di €
Olio d’oliva141 milioni di €
Latte150 milioni di €
Costo per lo stato della riduzione dell’IVA dal 10% al 5%
Carne Bovina319 milioni di €
Carne di Vitello180 milioni di €
Carne di pollo318 milioni di €
Pesce fresco250 milioni di €
Uova90 milioni di €

Come va il taglio dell’Iva e delle tasse in Europa.

L’aumento dei prezzi alimentari ed energetici sta coinvolgendo non solo l’Italia, ma anche altri Paesi europei. L’Irlanda ha approvato recentemente una riduzione dell’Iva al 9% su luce e gas, così come il Belgio che la porta al 6%, la Spagna al 10%, ma solo per le offerte luce e gas per i clienti domestici, e l’Olanda al 9%. Il Portogallo, che già aveva ottenuto il tetto massimo dell’energia, si concentra sulla riduzione delle tasse del carburante.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/decreto-aiuti-taglio-iva/

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