La febbre dengue arriva in Sardegna, due ricoveri nelle ultime ore, cosa c’è da sapere

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E arrivata in Sardegna la febbre dengue.

Dopo il caso isolato di dicembre di un 50enne cagliaritano ricoverato al rientro dalle Barbados per via della febbre dengue, in Sardegna altre due persone sono state ricoverate per lo stesso virus, che viene trasmesso da due tipi di zanzare, l’Aedes aegypti e l’Aedes albopictus, nota come “zanzara tigre”.

Da giovedì due ragazze sono ricoverate al Santissima Trinità di Cagliari, reparto infettivi, dopo che la cura gli è stata diagnosticata in seguito a un test specifico. Una delle due di ritorno da una vacanza alle Maldive, l’altra dall’Indonesia.

I sintomi, terribili, sembrano quelli di una violenta influenza. Mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle.

Niente allarmismi.

Le nostre zanzare, per il momento, non sono contagiose. La situazione epidemiologica, per questo motivo, in Occidente sembra sotto controllo, pochissimi i casi conclamati. Potrebbero essere molte di più le persone che l’hanno presa senza accorgersene e l’hanno curata come fosse una normale influenza. Ma il pericolo va preso sul serio. La malattia in alcuni casi può svilupparsi come febbre emorragica, causando emorragie gravi in diversi organi. Infine, originare dei collassi e persino portare alla morte.

La terapia e la prevenzione.

Come non tutti sanno, non esiste una terapia per la febbre “dengue”. Ma esiste un vaccino che assunto prima del contagio, rende immuni. Pertanto, prima di partire per vacanze esotiche, è ormai fondamentale informarsi presso la Asl se vi sia il rischio di contagio nel paese di destinazione ed eventualmente procedere al vaccino.

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