L’incubo dello scrutinio lumaca sulle elezioni in Sardegna e la regola cambiata dalla Regione all’ultimo

La Regione cambia la regola degli scrutini delle elezioni regionali.

Non ci sarà più il limite delle 12 ore dall’inizio dello spoglio per terminare gli scrutini delle elezioni regionali in Sardegna. Con una nota la Regione ha precisato che “il termine finale delle operazioni di scrutinio, fissato entro 12 ore dal loro inizio ai senti dell’art. 69 della L.R. n. 7/1979, deve considerarsi meramente indicativo.

Quindi, a meno che non si verifichino cause di forza maggiore, gli Uffici elettorali di sezione sono tenuti a portare a termine tutte le operazioni di loro competenza anche oltre le 12 ore.

Una novità che cerca di dissipare le nubi sui risultati di questa tornata elettorale. Nel caso in cui lo spoglio non veniva concluso, infatti, entro le 19, le schede e i registri dovevano essere nuovamente chiusi e sigillati all’interno delle buste. Successivamente, trasportati ai rispettivi uffici elettorali circoscrizionali per il conteggio delle schede e la trasmissione dei verbali alla Corte d’appello di Cagliari.

Un paradosso noto, verificatosi anche durante le scorse elezioni regionali, quando ci volle quasi un mese per la proclamazione ufficiale dei 60 consiglieri regionali eletti e del presidente. Questa volta la Regione Sardegna è corsa ai riparti interpretando la norma in maniera più distensiva e dando la possibilità di superare le 12 ore.

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