Carcere di Bancali, il segretario del Sappe: “Cattedrale nel deserto”

Bancali

La denuncia del Sappe dopo la visita al carcere di Bancali.

E’ terminata ieri la visita nel carcere di Bancali, a Sassari, da parte del Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Donato Capece, accompagnato dai quadri sindacali della Sardegna guidati dal segretario regionale Luca FAIS e dal Delegato nazionale Antonio Cannas. La sua visita arriva dopo quella della casa circondariale di Badu ‘e Carros, dove denuncia le medesime problematiche.

“Sono senza parole: è stata creata una ‘cattedrale nel deserto’ – dichiara Capece -. Questa di fatto oggi è il carcere di Bancali, nel quale è alta e significativa la presenza di detenuti 41bis ed Alta sicurezza (terroristi di matrice islamica) e quelli con problemi psichiatrici ma altrettanto grave e consistente è la carenza di Ispettori e Sovrintendenti di Polizia Penitenziaria!”, denuncia Capece. 

“Non solo: non c’è in pianta stabile un direttore (che infatti non ho potuto incontrare perché assente in quanto in servizio in Campania) e quello attuale, che dirige il carcere di Busto Arsizio, è in missione anche a Tempio Pausania! A Bancali non c’è neppure un Comandante di Reparto, incarico oggi assolto provvisoriamente da un Dirigente del Corpo in servizio ad Alghero, che oggi ci ha accompagnato nelle visite ai posti di servizio interni. Ma ci rendiamo conto? Qui le relazioni sindacali sono all’anno zero, l’organizzazione del lavoro dev’essere completamente rivista, mancano Ispettori, Sovrintendenti, Direttore e Comandante. Il carcere regge solamente grazie ai poliziotti in servizio, che sono pure significativamente sottorganico, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’amministrazione pPenitenziaria! Oggi stesso chiederò al Capo del DAP Russo ed al Dirigente del Personale Parisi di aprire un tavolo di confronto sulle criticità di Bancali, Badu ‘e Carros e della Sardegna tutta perché la situazione è inaccettabile e intollerabile!”.

La delegazione sindacale del SAPPE ha incontrato i poliziotti in servizio: “E’ solamente grazie a loro se la situazione, seppur grave e critica, non degenera. Poliziotte e poliziotti che svolgono quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici. Il Sappe torna a denunciare una volta di più le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano quotidianamente le unità di Polizia Penitenziaria in servizio nelle Sardegna ed in particolare a Bancali: agenti che sono sotto-organico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizio, senza alcuno strumento idoneo a garantire la loro stessa incolumità fisica”.

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