Ciclostazioni per le biciclette, la proposta arriva in Comune a Sassari

L’interrogazione della consigliera dei 5 Stelle Useri.

Sassari non è dotata di rastrelliere per biciclette. Ragione per cui queste non hanno un vera e propria struttura in cui essere posizionate dopo l’utilizzo.

È questo lo stato dell’arte fotografato dalla consigliera pentastellata Laura Useri, che pochi giorni fa ha scritto un’interrogazione rivolta al sindaco Nanni Campus e al presidente del consiglio comunale Maurilio Murru intorno alla possibilità di costruire un’alternativa a ciò che ella ritiene una situazione incresciosa per una città che ha la presunzione di essere moderna e funzionale.

Infatti, in assenza di un posto sicuro ove lasciare in sicurezza il mezzo, i cittadini, presumibilmente dopo aver usufruito della pista ciclabile, legano le proprie biciclette ”ai pali della luce, ai cartelli della segnaletica stradale e alle ringhiere degli stabili”.

In ragione del sempre più frequente utilizzo del mezzo a due ruote per raggiungere il lavoro o il genuino spostamento in città, Useri suggerisce pertanto l’introduzione delle ciclostazioni. ”Sistemi realizzati per poter parcheggiare e proteggere dai furti qualsiasi tipo di bicicletta”, come spiega all’interno dell’interrogazione, dove entra anche nel dettaglio el funzionamento del nuovo ipotetico sistema risolutivo.

”Il sistema di attacchi disposti in serie su barra orizzontale con blocca bici è controllato da un dispositivo elettronico inserito nella colonnina di testata alimentata da una pensilina foto-voltaica che la rende è completamente autosufficiente e non necessita di un attacco elettrico”. Inoltre, ”ogni pensilina è dotata di un sistema di video sorveglianza”, conclude la consigliera.

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