La situazione del cimitero di Sassari.
Il cimitero dovrebbe essere un luogo di riflessione e preghiera, ma soprattutto di rispetto verso quanti ci hanno lasciato. Un luogo che richiede cure e attenzioni, soprattutto quando l’area è quella dei caduti in guerra. Eppure la situazione nel camposanto di Sassari è ben diversa.
Erba alta e incuria.
L’erba è così alta che ha quasi coperto il monumento e le panchine posizionate nel giardino adiacente il sacrario militare. Uno spettacolo indecoroso per un ambiente dedito alla commemorazione. Una situazione di degrado che ha acceso le proteste dei cittadini, che tuttora non hanno ricevuto una risposta dagli organi predisposti alla pulizia dell’area.
Il cimitero di Sassari.
La parte più antica del cimitero venne inaugurata il 12 luglio 1837. Questo primo nucleo del camposanto venne edificato su progetto dell’architetto Angelo Maria Piretto, nell’area dell’orto dei frati mercedari del convento annesso alla chiesa di San Paolo.
A pochi metri dall’area monumentale si trova il sacrario militare dedicato ai caduti in guerra. In quello spiazzo, come da tradizione, ogni 2 novembre viene schierato un picchetto d’onore interforze composto da militari della Brigata Sassari e dei corpi armati dello Stato.