Gli investimenti previsti all’ospedale di Sassari.
In Sardegna ogni anno si registrano oltre 9 mila nuovi casi di tumore e i decessi raggiungono quasi quota 5 mila all’anno. Ecco perché la Radioterapia svolge un ruolo fondamentale nella cura delle neoplasie. Con l’aumentare della complessità dei trattamenti radioterapici aumenta l’efficacia della terapia e dei risultati della cura, ma aumenta nel contempo il fabbisogno di personale specializzato da impiegare e aumenta il tempo richiesto per i trattamenti effettuati.
Per questo l’Azienda di viale San Pietro a Sassari ha intenzione di rivedere il parco macchine a disposizione. Per quanto riguarda la dotazione alla struttura esistono due progetti per l’ammodernamento delle due apparecchiature radioterapiche che prevedono la loro sostituzione vista anche l’età media superiore ai 10 anni. “Per il primo progetto – afferma Maria Filomena Dedola, responsabile della Radioterapia nell’Aou di Sassari – stiamo aspettando i fondi, già stanziati, che fanno parte del finanziamento ministeriale destinato all’ammodernamento tecnologico delle radioterapie del Sud Italia. Si tratta di 9 milioni e 850 mila euro destinati alla Sardegna, 3 dei quali per Sassari. Il progetto prevede la sostituzione delle apparecchiature obsolete con nuove di alta fascia, questo anche per ridurre quel gap dato dalla nostra insularità”.
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Per il secondo progetto, la dottoressa Dedola ha collaborato con un gruppo di lavoro regionale che ha tracciato il fabbisogno di Radioterapia in Sardegna e, attraverso ulteriori finanziamenti, punta alla sostituzione delle restanti apparecchiature obsolete ancora in uso. L’Aou di Sassari, conscia dell’importanza cruciale di questa specializzazione nell’ambito della cura oncologica, sta portando avanti un progetto per la radioterapia locale che prevede ampliamento della dotazione organica e un piano di investimenti tecnologici in tale ambito, in collaborazione con l’assessorato regionale della Sanità.
Per la sostituzione di una delle due macchine della Radioterapia sassarese si pensa all’acquisto di un apparecchio di Tomoterapia. “Si tratta di una tecnologia diversa rispetto a quella che viene utilizzata con l’acceleratore lineare – spiega ancora Dedola – perché ha una Tac integrata e un metodo di erogazione differente, che permette un trattamento veloce e sicuro”. Nei prossimi giorni è previsto un incontro in assessorato per discutere proprio dei temi relativi alla Radioterapia.