Rubano dal cassonetto dei vestiti e li spargono per la via: il malcostume a Sassari

In via Deffenu gli indumenti dell’apposito contenitore vengono sparpagliati per il marciapiede.

Indumenti sparsi per via Attilio Deffenu a Sassari. Lo denunciano due residenti di un palazzo storico che vivono la non invidiabile condizione di abitare al pianoterra a poco più di un metro dai cassonetti della spazzatura. “Ci sono tutti – racconta Nino, l’altro è Massimiliano – secco, plastica, umido, vetro”. A cui si affianca il contenitore per la raccolta di indumenti e materiali tessili, il classico “armadio giallo” dove si conferiscono anche, si legge nella spiegazione, “borse tende, biancheria, coperte, scarpe” da inserire in appositi sacchetti.

Ma nel caso di via Deffenu il deposito ha vita breve. “Ogni domenica – continua Nino – vengono diverse persone, aprono, prelevano e sparpagliano dappertutto”. Per ‘aprire’ si intende sradicare la lamiera laterale senza passare dalla buca centrale. “Tempo fa, quando si trovava in piazza Salvator Ruju, abbiamo visto che provavano a entrarci a testa in giù alcuni che sembravano dei minorenni”. Dopo aver estratto gli abiti inizia la scelta e quello che non piace viene lasciato lungo la via, o peggio.

E’ capitato di lamentarci con loro e per tutta risposta hanno buttato la roba dentro il nostro portone”. Conclusa la raccolta si allontanano poi, riferiscono Nino e Massimiliano, con carrelli della spesa pieni. Una situazione non nuova per la città, considerando pure i diversi episodi registrati in altri quartieri tra cui Carbonazzi dove, di recente, si sono visti materiali ‘distribuiti’ lungo via Coradduzza. Ma quello che accade in via Deffenu ha punti in contatto con realtà similari di Sassari anche su un filone parallelo: “Si continua a usare il marciapiede dietro i cassonetti come discarica. La scorsa settimana hanno lasciato qui dieci secchi di terra”. Un costume che si ripete con frequenza più o meno dappertutto, con i rifiuti più diversi- dai materassi  alle bombole- nonostante esistano le apposite strutture comunali dedicate allo smaltimento.

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