Il furto nella chiesa di Santa Maria a Torres.
Furto sacrilego nel sagrato della chiesa parrocchiale di Santa Maria a Torres. L’annuncio è stato dato dal parroco di Campanedda, frazione di Sassari, don Francesco Marruncheddu.
“Desidero rivolgere, a nome di tutta la nostra Comunità parrocchiale e della Circoscrizione della Municipalità, un sereno appello agli ignoti che nelle scorse ore hanno vilmente rubato molte delle statuine del presepio che con amore è stato allestito quest’anno sul prato del sagrato della nostra chiesa parrocchiale – ha affermato il sacerdote. – Riportateci le statuine, anche anonimamente, in riservatezza. Ma penso, tuttavia, che si tratti di un furto. Escludo infatti una bravata, poiché i nostri ragazzi sono tutti molto onesti e rispettosi, ed escludo anche ogni forma di profanazione. Rimane, la tesi più verosimile, il furto per rivendere le statuette a qualche inconscio ingenuo acquirente. Un furto fatto per fame? Per disperazione? O più probabilmente per la cupidigia di qualche soldino“.
Don Marruncheddu descrive la frazione come un luogo in cui si vive ancora con la porta aperta o la chiave inserita. Un gesto sacrilego definito miserabile e squallido, soprattutto per il furto di Gesù bambino. Statuine che, al di là del valore economico, rappresentano per il sacerdote un simbolo di amore, pace e gioia, davanti allo stupore del Natale.