Il forte vento distrugge a Sorso l’infiorata per la Madonna

Tutto gremito a Sorso per la grande festa della Madonna “Noli Me Tollere”.

Il forte vento che, ieri pomeriggio, ha sferzato Sorso, ha distrutto l’infiorata di piazza San Pantaleo. Difronte la chiesa parrocchiale è stata riprodotta una maxi immagine della Madonna “Noli Me Tollere”, la cui tradizione tramanda un’apparizione avvenuta il 26 maggio 1208, mentre in piazza Santa Croce l’immagine del braccio di San Francesco che incrociava quello del Cristo è rimasta intatta.

Numerosi fedeli a tutte le celebrazioni.

Per tutta la giornata il santuario mariano è stato preso d’assalto dai devoti, giunti da ogni parte della provincia. Al mattino, alle 10:30, il provinciale dei cappuccini, padre Filippo Betzu, ha presieduto la Messa solenne, con numerosi fedeli che hanno partecipato alle funzioni riempendo il piazzale. La sera, alle 18, tutti i sacerdoti di Sorso hanno concelebrato l’Eucarestia poco prima che si snodasse la processione. Da piazza cappuccini a via Tibula, dal Corso Vittorio Emanuele a Piazza San Pantaleo, fino alla via Cappuccini, le finestre sono state addobbate con drappi bianchi e immagini sacre.

L’infiorata distrutta dal forte vento.

L’unica nota negativa, come detto, riguarda l’infiorata di piazza San Pantaleo. Il prezioso lavoro svolto dai membri della Pro Loco di Fucecchio è stato vanificato, nel primo pomeriggio, dal forte vento a mulinello, che ha fatto volare i petali dei fiori e letteralmente distrutto il cartonato che riproduceva l’immagine della Madonna “Noli Me Tollere“. Questa mattina la piazza è stata riaperta al traffico e si sta provvedendo al ripristino. Ancora intatta, invece, l’infiorata di piazza Santa Croce.

L’apparizione della Madonna a Sorso.

Secondo la tradizione, il 26 maggio 1208 la Madonna apparve ad un muto che si aggirava per la spiaggia di Sorso. La Vergine chiese al muto di tornare subito in paese e di riferire al sacerdote e ai compaesani di andare a prenderla, offrendo loro in cambio protezione dai pirati saraceni. Il povero uomo, disperato per non sapere come fare a comunicare fu incoraggiato dalla Madonna e, arrivato in paese, ebbe inaspettatamente il dono della parola. Il popolo gridò al miracolo e, una volta accorso nel luogo indicato dall’uomo al posto dell’apparizione trovò una statua della Madonna.

Il simulacro venne trasportato in paese, nella parrocchia di san Pantaleo. La mattina seguente però la statua scomparve. Venne cercata dappertutto per giorni, finché non venne ritrovata in cima a un albero d’olivo. Fu riportata in chiesa, ma la notte sparì di nuovo e fu ritrovata sulla medesima pianta, ma stavolta sotto i piedi un pietra sulla quale erano incise le parole “Noli Me Tollere“. Il popolo comprese che quello dovesse essere il luogo dove voleva esser venerata.

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