A Sorso per il Billèllera Music Festival.
Il Billèllera Music Festival prosegue la sua crescita costante e ha confermato, sabato 15 luglio a Sorso, di non temere la concorrenza. Un unicum nell’isola, con quattro generi totalmente diversi proposti uno di seguito all’altro, nella stessa sera e senza soluzione di continuità, con la qualità come unico filo conduttore. E se, come diceva Louis Armstrong, ci sono solo due tipi di musica, quella buona e quella cattiva, il Billèllera Music Festival ha chiaramente fatto capire di stare dalla parte giusta, confermandosi in questa terza, riuscitissima edizione, curata come di consueto dal direttore artistico Luigi Frassetto insieme all’Amministrazione comunale di Sorso e in collaborazione con il Cineclub Sorso.
La serata si è aperta con l’esibizione della Banda Musicale “Luigi Canepa” di Sassari, diretta da Michele Garofalo, che ha proposto musiche di Karl King, Rossano Galante e Todd Stalter. Il pubblico ha seguito in religioso silenzio i 40 elementi che ai piedi del palco montato in piazza Bonfigli, finalmente al centro della città, hanno dimostrato come la musica per orchestra di fiati reclami a pieno titolo una dignità non sempre riconosciuta. Un tuffo negli anni ’70 e nell’atmosfera dei poliziotteschi di gran stile accompagnati dai cagliaritani Dancefloor Stompers, un sestetto con alla voce Silvia Follesa e Marco Cotza, Danilo Salis alla chitarra, il basso di Gianmarco Diana, Andrea Schirru a organo, pianoforte, synth e tastiere, percussioni e batteria di Frank Stara.
Bassolino e la sua band con Paolo Petrella (basso, synth, cori), Alessio Pignorio (chitarre, cori), Michele Cesare (percussioni, drum machine, synth, cori) non ha solo proposto i brani del suo nuovo progetto “Città futura”, ma si è anche dimostrato un perfetto animale da palcoscenico instaurando da subito una grande connessione con il pubblico che ha affollato la piazza. Il gran finale è stato tutto di Federico Bonetti, giovane ma già affermatissimo dj di Valledoria che non si è accontentato di “mettere i dischi” e, impugnate le bacchette, ha stupito tutti col suo talento di percussionista.
“Siamo estremamente soddisfatti perché quest’anno si è centrata in pieno l’atmosfera del festival – spiega il direttore artistico Luigi Frassetto – con il pubblico incantato da musiche e stili diversi ma unito in un sentimento comune che si è propagato naturalmente, prima rapito dalla musica classica e poi, in una salita continua, fino a esplodere nel dj set finale”.
“L’idea del festival è quella di unire le diverse culture e i diversi generi musicali, promuovendo la musica come volano di crescita per il territorio e le attività produttive di Sorso – aggiunge Federico Basciu, assessore comunale a Turismo, Cultura e Attività produttive -. L’edizione 2024 ha permesso di valorizzare il centro urbano che con i recenti lavori della piazza assume ormai anche la connotazione di luogo ideale per gli eventi culturali e musicali”.