La Torres piange Alessandro Ortu, il supertifoso dal cuore buono

alessandro ortu torres tifoso

La morte di Alessandro Ortu.

Si sono svolti oggi i funerali di Alessandro Ortu, 51 anni, il supertifoso della Torres venuto a mancare improvvisamente nei giorni scorsi per un infarto.

La Torres, prima di ogni altra cosa, è una comunità di persone che condividono affetti, momenti, emozioni, gioie e dolori”, aveva annunciato improvvisamente la Torres, sua squadra del cuore, in un comunicato diffuso nella serata del 7 giugno.

“In questa giornata – proseguiva il comunicato della squadra – avevamo ricordato una festa vissuta da tanti tifosi. Per questa ricorrenza ci aveva inviato questa sua foto. Lui c’era, c’è sempre stato, accanto alla sua Torres. Increduli e affranti diciamo addio ad Alessandro, scomparso oggi improvvisamente. La Torres si stringe forte nel commosso abbraccio alla moglie Lucia e alla figlia Alice, che amava più di ogni altra cosa, al fratello e alla sua mamma, che gli aveva trasmesso l’amore per i colori rossoblù sin da bambino. E abbracciamo i suoi tantissimi fratelli di curva che oggi lo piangono con noi”. 

La chiesa, gremita, ha accolto i tanti amici di tutte le età che Ortu aveva accumulato nei numerosi anni di attivismo da tifoso della curva rossoblu, frequentata fin da bambino, ma anche per per via del suo lavoro – si occupava di impianti spina -, che lo aveva fatto apprezzare e benvolere da tutti in città.

La cerimonia è stata celebrata da Padre Isidoro, frate dei Cappuccini che aveva conosciuto proprio per questioni di tifo, che ha speso delle bellissime parole per lui, raccontando, tra gli aneddoti, la sua disponibilità, ricevuta qualche giorno fa, a reperire giocattoli per i bambini frequentanti la mensa per degenti. Nato nel 1968, seguiva la squadra costantemente, fin da piccolo, quando sua mamma gli aveva trasmesso l’amore per la Torres, è che lui stesso ha trasmesso alla propria figlia Alice di 17 anni, avuta dalla moglie Lucia.

La figlia Alice, la moglie Lucia, e la Torres. Questi erano i tre amori della vita del cinquantunenne. Alessandro era una persona buona, la cui generosità era un aspetto del carattere noto a tutti. Un altro componente della grande famiglia torresina che se ne va, lasciando un vuoto incolmabile in curva e in tutta la città.

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