Radici a Ardara e trionfi nel bodybuilding: Alessandro Soro racconta la sua storia

Origini di Ardara, Alessandro Soro è un campione di bodybuilding

Alessandro Soro si distingue come uno dei più illustri campioni di bodybuilding a livello nazionale, ha legami familiari ad Ardara e un forte attaccamento alla Sardegna. Nonostante la sua attuale residenza sia Reggio Emilia. A soli 31 anni, ha già collezionato importanti successi sportivi, tra cui la conquista del primo posto al campionato italiano di bodybuilding, il terzo posto al campionato mondiale e due vittorie alla competizione di Mister Universo.

Quando e come ha iniziato a praticare il bodybuilding?

“Ho cominciato ad appassionarmi al bodybuilding quando avevo 15 anni. Lo sport e soprattutto la competizione hanno sempre catturato la mia attenzione. Fin da bambino, frequentavo la palestra a casa per allenarmi sollevando pesi o rubavo i libri di mio padre perché ero affascinato da quei corpi ben definiti”.

Qual è il suo obiettivo principale?

“Il mio obiettivo primario è proseguire nelle competizioni, cercando costantemente di migliorarmi. In futuro, spero di L’obiettivo principale è quello di proseguire nella partecipazione alle competizioni, affinando continuamente le mie capacità e competenze. Nutro la speranza che in un futuro prossimo possa coronare il mio impegno con la conquista di una “pro card”. Questo percorso non è solo una sfida fisica, ma anche un viaggio di crescita personale e disciplina”.

Può condividere qualche consiglio per chi sta iniziando nel mondo del bodybuilding?

“Grazie alla tecnologia, possiamo apprendere gli esercizi e scoprire quali cibi sono salutari attraverso internet. Questo vale anche per quanto riguarda l’integrazione. Tuttavia, nello sport, le vere soddisfazioni emergono nel corso degli anni. È un impegno costante che richiede dedizione e massimo sforzo. È essenziale applicare intelligenza nell’allenamento, considerando che gli infortuni possono verificarsi, ma sono parte del percorso di miglioramento”.

Come bilancia la sua vita personale con la competizione?

“La mia vita è già impegnata con due lavori, rendendo la gestione del tempo per la famiglia e gli amici una sorta di ‘sfida’. Nonostante ciò, non considero un sacrificio partecipare alle competizioni. Sono in grado di seguire la dieta restrittiva senza problemi, anche se limitata a uno o due mesi, e gestisco gli sgarri durante i periodi di massa. Per me, il bodybuilding non è solo uno sport, ma uno stile di vita. Trovo normale evitare fast food, aperitivi, fumo e alcol. In sostanza, riesco a bilanciare con successo la mia vita privata, lavorativa e le competizioni”.

Quali sono i progetti futuri di Alessandro Soro?

“Nutro la ferma volontà di proseguire il mio percorso di crescita, non solo come preparatore e atleta, ma ho anche con il sogno di aprire una palestra in futuro. Quest’ultimo rappresenta per me non solo un obiettivo professionale, ma anche un sogno che riflette la passione e l’impegno che metto nel fitness. Sogno di offrire un ambiente dove gli altri possano coltivare la propria passione per il bodybuilding e raggiungere i propri obiettivi è una fonte continua di motivazione“.

Il suo cognome è di origini sarde, qual è il rapporto con l’isola?

“Il legame che ho con la Sardegna è davvero speciale, considerando che mio padre e i nonni paterni sono sardi. Conservo bellissimi ricordi legati a questa meravigliosa isola. In passato, trascorrevo settimane indimenticabili, tra giornate al mare e partecipazioni alle feste patronali. I luoghi sono semplicemente fantastici, e ogni momento trascorso là è stato un’esperienza divertente che conservo con affetto anche oggi. Nonostante la mia speranza di poter tornare durante l’estate, spesso gli elevati costi rendono questa prospettiva difficile e talvolta inaccessibile”.

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