L’attaccante sassarese ha firmato coi rossoblu.
Nato a Sassari il 12 aprile 2002, l’ex attaccante del Valledoria Andrea Fadda, è stato corteggiato da squadre di Serie A, ma ha fatto la scelta – momentanea – di restare in Sardegna per diplomarsi, prima di pensare a un trasferimento in un grande club.
Tra tutte le società che lo hanno cercato, la più concreta è stata il Lecce, che gli propose il trasferimento in Puglia. Rifiutato. “Dovevo studiare – ha affermato Andrea – e credevo fosse un salto troppo grande per me. Lontano da casa, un ambiente sconosciuto, non ero ancora pronto. Ho pensato che magari l’occasione si sarebbe ripresentata più avanti. Il mio futuro passa per lo studio. Se dovesse esserci anche il calcio ad alto livello, sarei felicissimo. Io sono qui, pronto, se capita l’occasione che mi permette di studiare e giocare, la prendo al volo”.
L’occasione è arrivata. Non in Serie A, ma in Serie D, alla Torres. “Mi è sempre piaciuta la Torres e ho sempre sognato di giocarci – le sue prime parole in rossoblù – e la decisione l’ho presa molto velocemente. So che questa società mi può dare tanto, sia sotto il profilo sportivo sia caratteriale e ho moltissima voglia di allenarmi e di conoscere i nuovi compagni. Non ho paura, questa è una opportunità per me e potrò imparare tanto da tutti e dal tecnico. Mi impegnerò per riuscire a mettermi in evidenza, anche con la maglia della Torres”.
Punta di 182 centimetri per 74 chili, nella stagione appena trascorsa Fadda prima ha trascinato al primo posto in classifica la Juniores del Valledoria, con 37 reti siglate, e poi si è guadagnato la prima squadra nel campionato di Promozione mettendo a segno 5 gol, 4 in campionato e 1 in Coppa Italia. Uno score che non era passato inosservato ai dirigenti rossoblù, così come le sue doti di centravanti di fisico e potenza, abile nella protezione del pallone, nel tiro da fuori, ambidestro, implacabile sotto porta e avvezzo ai gol di testa.
Fadda dovrà districarsi tra studio e sport nel suo ultimo anno al Liceo Canopoleno di Sassari. “Alla Torres c’è moltissima concorrenza, – ha affermato -, conosco alcuni ragazzi e sono tutti fortissimi, ma il mio sogno è di poter scendere in campo e aiutare la squadra, segnare ed esultare insieme con il pubblico. I sacrifici fanno parte della nostra vita di calciatori e ai miei sogni in campo devo unire gli impegni scolastici. Sarà un anno impegnativo ma dopo tutto questo tempo di stop non vedo l’ora di iniziare. L’obiettivo è sempre migliorarmi, nella vita e nello sport»