Campagna sulla sterilizzazione del Comune di Stintino
Il Comune di Stintino desidera informare i cittadini dell’avvio di un nuovo programma di limitazione delle nascite con la sterilizzazione di gatte di proprietà. L’iniziativa nasce dalla necessità di contrastare e prevenire i fenomeni dell’abbandono e del randagismo, problemi che affliggono sempre più la nostra comunità.
Lo strumento principale ed efficace per evitare cucciolate indesiderate resta la sterilizzazione delle femmine di proprietà. È noto che i cuccioli, nati in ambito domestico o in spazi esterni come giardini, tendono spesso a diventare parte della popolazione felina libera, contribuendo al fenomeno del randagismo e moltiplicando esponenzialmente le loro presenze.
Le indicazioni del Comune
“Oltre a prevenire la nascita di cucciolate indesiderate, la sterilizzazione rappresenta un’importante misura di tutela per la salute dei nostri amici felini. Infatti, attraverso questo intervento, si riducono significativamente i rischi di malattie e di morte precoce. La procedura contribuisce inoltre a limitare problemi igienico-sanitari, a diminuire il rischio di incidenti stradali e a proteggere altre specie animali dai predatori. Questa iniziativa rende infine più armoniosa la convivenza tra gatti, residenti e turisti”.
“Con orgoglio, l’amministrazione comunale può contare sulla collaborazione dell’Associazione A-mici di Stintino che da tanti anni fa un lavoro encomiabile per la prevenzione del randagismo e per la cura delle colonie feline. Questa preziosa partnership ha già prodotto risultati tangibili, con la sterilizzazione di tutte le 32 colonie feline riconosciute dal Comune, corrispondenti a 315 gatte negli ultimi 4 anni”.
“Invitiamo pertanto i cittadini residenti a fare la loro parte – spiegano dal Comune -. È possibile telefonare al centralino del Comune al numero 079522000 per prenotare la sterilizzazione della propria gatta o di quelle che vivono nei loro giardini. Questo servizio è reso disponibile gratuitamente dall’Associazione A-mici di Stintino, seguendo le modalità e i tempi stabiliti dall’Associazione stessa, in funzione dei fondi disponibili”.