Alghero, il corpo forestale salva un grifone a Capo Caccia

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Capo Caccia, recuperato un giovane esemplare di grifone nato in Sardegna

Il corpo forestale e di vigilanza ambientale della regione Sardegna nei giorni scorsi ha recuperato dalle acque dell’area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana un giovane grifone in difficoltà. Gli uomini della base navale di Alghero ’hanno individuato mentre si muoveva con difficoltà nelle acque. Si trovava in un punto vicino alle falesie del Parco naturale regionale di Porto Conte, in cui i grifoni sono di casa da sempre. 

Le cure del grifone a Bonassai.

Del giovane grifone si sta occupando il veterinario Marco Muzzeddu con la sua equipe, all’interno del Centro di recupero della fauna selvatica dell’agenzia Forestas, a Bonassai, nel territorio comunale di Sassari. Qui gli operatori metteranno in atto i protocolli terapeutici per permettere il successivo rilascio del grifone in natura dopo un periodo di recupero. Inoltre, grazie a una convenzione tra il dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Sassari e l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, verranno effettuate analisi di laboratorio. Serviranno agli accertamenti diagnostici ma anche a raccogliere informazioni sull’ambiente in cui il grifone vive. I risultati si misureranno attraverso il sangue degli animali ospitati.

LIFE Safe for Vultures e la piattaforma condivisa sulla salute dei grifoni.

Tutti i dati acquisiti nel percorso di recupero verranno raccolti e caricati in una piattaforma condivisa. L’iniziativa è promossa dall’agenzia Forestas e dal corpo forestale e di vigilanza ambientale della regione Sardegna. Il tutto rientra nell’ambito del progetto “LIFE Safe for Vultures”, di cui è capofila il dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Sassari. Ne sono partner anche E-Distribuzione e vulture conservation foundation. L’obiettivo è assicurare la sopravvivenza a lungo termine della popolazione di grifoni nell’isola attraverso la rimozione delle principali minacce. E il loro costante monitoraggio.

Il monitoraggio verrà applicato anche ad altre specie.

La piattaforma condivisa consentirà il monitoraggio dei dati di mortalità della specie. Inoltre, verrà aggiornata costantemente da Forestas. Per ogni grifone trovato morto o in difficoltà, sarà possibile la generazione di importanti informazioni non solo sullo stato di salute e benessere della popolazione ma anche dell’ambiente in cui vive. La buona pratica messa in campo in questa specie potrà poi successivamente essere replicata ad altre specie. Soprattutto a quelle di elevato valore conservazionistico presenti in Sardegna. Sarà possibile una gestione della loro conservazione e risoluzione delle minacce basate sui dati e sulla conoscenza. In questo modo sarà garantita una costante tutela delle specie.

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