A Porto Conte diportisti francesi salvati da una barca incagliata in mezzo alle onde
Due turisti francesi si sono ritrovati con la barca a vela incagliati a Porto Conte, con acqua a bordo e onde altre due metri.
La Capitaneria e i soccorsi
“Attimi di panico per due diportisti di nazionalità francese, classe 1956 lui e classe 1947 lei. Incagliati su un fondale roccioso con la propria imbarcazione a vela di circa 12 metri, presso “Cala Calcina” all’interno della Baia di Porto Conte. In zona condimeteo non favorevoli, al di fuori della Baia di Porto Conte presenti onde di circa 2 metri di altezza. Sono le ore 08:05 circa quando la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Porto Torres riceva una chiamata di soccorso. Un’imbarcazione francese è incagliata su un fondale roccioso e a seguito dell’urto contro gli scogli. Presenta una falla nella zona poppiera ed inizia ad imbarcare acqua. La Capitaneria di porto Turritana assumendo il coordinamento dell’evento SAR dispone l’uscita immediata della Motovedetta CP 559 dislocata presso il porto di Alghero. Viene allertato anche il Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero. Che in qualità di Alerting post gestirà le comunicazioni facendo da intermediario tra la superiore Capitaneria di porto e l’imbarcazione francese”.
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“La Motovedetta CP 559 giunta sul posto alle ore 08:35 circa. Constatava la situazione di incaglio dell’imbarcazione e l’impossibilità della stessa a manovrare autonomamente con mezzi propri. I malcapitati, seppur spaventati per l’evento, erano in buono stato di salute e non volevano abbandonare l’imbarcazione, temendo l’affondamento della stessa. Il proprietario dell’imbarcazione, dunque, al fine di tentare il recupero della propria imbarcazione decideva di contattare due operatori locali per richiedere un intervento di rimorchio in emergenza”.
“La Motovedetta, in attesa dell’arrivo dei mezzi nautici, stazionava in zona per monitorare le condizioni di sicurezza e la galleggiabilità dell’imbarcazione francese. Alle ore 12:40 circa, giungevano due mezzi nautici di due locali operatori portuali con a bordo personale sommozzatore. Dopo una prima ispezione della falla, iniziavano le operazioni di rimorchio verso l’approdo più vicino di Marina di Porto Conte. L’attività veniva svolta in presenza della Motovedetta della Guardia Costiera per ragioni di sicurezza e per scongiurare ulteriori situazioni di pericolo”.