Il successo del Capodanno di Alghero.
Alghero ha detto addio al 2022 e accolto il nuovo anno con due giorni di folla. L’assaggio del 30 dicembre con il concerto di Lazza, preso d’assalto da parte di giovanissimi di tutta la Sardegna, aveva evidenziato la voglia di stare in piazza a cantare tra la folla delle persone che in questi giorni avevano prenotato ed esaurito tutti gli alloggi disponibili nella cittadina, con grande beneficio di tutte le attività commerciali aperte.
Una scelta, quella del doppio concerto, che ha attratto turisti da tutta la Sardegna, specialmente da Sassari, dove l’assenza di un concerto ha spinto i sassaresi a stare a casa o ad andare altrove.
Lazza per i giovanissimi.
Quello che abbiamo definito il “primo round di Capodanno” è stato solo l’assaggio di una scelta strategica semplice: accontentare tutti. Prima i ragazzini col rapper Lazza, che ha saputo scaldare e coinvolgere la piazza con un repertorio ben collaudato. Serata perfetta, che ha aperto la strada all’ultimo giorno dell’anno con la voglia di proseguire la festa.
Tutti per Max Pezzali.
Nella serata del 31 dicembre 2022 tutto è andato perfettamente, nessun incidente, nessun malessere, nessun problema. Solo una folla di 14mila persone che ha riempito la massima capienza di piazza della Pace – numero di presenze stimato dalla Questura di Sassari – e delle aree circostanti – presenze non quantificabili ma stimate in 50mila presenze totali dagli organizzatori -. In definitiva, solo il colpo d’occhio dal palco – foto – dà un’idea del successo della serata, dovuto, probabilmente, anche alla presenza di Max Pezzali, nato come artista innovatore, che col passare degli anni si è rivelato intramontabile. Canta da trent’anni – ormai 31anni – che hanno ucciso l’uomo ragno, e unisce diverse generazioni di genitori e figli, che sono cresciuti – e invecchiati – insieme a lui. Così ad Alghero, dove tra un “Grazie mille” al vecchio anno e un “Sei un mito” del pubblico a Pezzali, persone di tutte le età e famiglie intere, dai nonni ai nipoti, hanno potuto accogliere il 2023 promettendo: “Io ci sarò“.
