Denunciati per furto ad Alghero.
Durante il fine settimana appena trascorso, i carabinieri della compagnia di Alghero hanno denunciato in stato di libertà due uomini per aver commesso, senza nessun vincolo di concorso, diversi furti nel comune di Alghero. Tale sforzo investigativo ha permesso di recuperare la refurtiva e di restituirla ai legittimi proprietari. Eventi sicuramente diversi nella loro essenza ma comunque legati l’uno all’altro dal medesimo sentimento di disagio avvertito dalle vittime.
Denunciato per furto al luna park di Alghero.
È proprio quello che è successo sabato notte nel comune di Alghero, dove un ragazzo con il volto travisato ha fatto accesso in una locale agenzia immobiliare e, successivamente, nel parco giochi Matherland luna park. Il ragazzo, poco più che ventenne, ha agito con lo stesso modus operandi, danneggiando con mezzi di fortuna le rispettive porte di ingresso dei luoghi violati, al fine di impossessarsi rapidamente dei beni facilmente reperibili e allontanarsi velocemente per le vie del centro, portando con sé un televisore, un computer, carte di credito, auricolari bluetooth ed un assegno bancario da 1.000 euro.
La richiesta di aiuto da parte delle vittime è stata accolta dai carabinieri della compagnia di Alghero che, in pochissimo tempo, hanno ricostruito la dinamica degli eventi identificando, in maniera inequivocabile, il responsabile mediante la visione di diversi sistemi di videosorveglianza acquisiti. Tutto il materiale asportato è stato recuperato presso l’abitazione dell’uomo ritenuto responsabile dei due furti.
Il furto nella chiesa del Sacro Cuore.
Molto più singolare è il caso verificatosi lo scorso venerdì pomeriggio presso la chiesa Sacro Cuore di San Marco, dove il parroco ha constatato che qualcuno, approfittando dell’assenza dei fedeli, aveva asportato alcuni oggetti dal forte significato religioso come il messale, il pisside e la teca eucaristica nonché alcuni oggetti personali prelevati dalla sacrestia. Anche in questo caso, l’immediato intervento dei carabinieri, allertati dallo stesso parroco, ha permesso in pochi minuti di ricostruire la dinamica dell’evento e di scoprirne il responsabile.
L’uomo, una volta raggiunto dai carabinieri presso la propria abitazione, ha ammesso le proprie responsabilità consegnando quanto trafugato illecitamente dal luogo di culto. L’indagine si è basata sulla descrizione fisica del possibile autore del reato da parte di alcuni passanti e sulla conoscenza del territorio dei militari. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto e messa nuovamente a disposizione dell’intera comunità.