Successo per l’evento contro la violenza sulle donne ad Alghero ma anche polemiche.
Non è piaciuto l’allestimento contro la violenza sulle donne dell’evento “One billion rising” realizzata ad Alghero per promuovere l’iniziativa di sabato scorso. Anzi, ha generato un sacco di polemiche. “Sembra un’insegna a luci rosse”, hanno dichiarato i più, che non hanno capito il nesso tra le sagome femminili incatenate e la violenza di genere.
I dissapori sono stati tanti ad Alghero, ma non solo legate al doppio senso dell’installazione. Una donna però cerca di spiegare il senso dell’immagine. “Penso si riferisca alla libertà (delle donne ndr)”. Spiegazione che però non è riuscita a far placare le polemiche. “Che senso hanno ste cretinate?”, risponde un partecipante anonimo.
Le polemiche si sono divise tra chi pensa che servano iniziative più concrete per sconfiggere il fenomeno, tra chi ritiene l’installazione pornografica e chi continua a boicottare qualsiasi manifestazione contro la violenza sulle donne perché “ci sono più uomini che donne in Italia incatenati e non ai polsi”. Un altro risponde “I problemi di Alghero, ma non fatemi ridere”. Ricordiamo che Alghero è stata teatro negli ultimi anni di diversi femminicidi. Nel 2019 fu uccisa Speranza Ponti, era il 5 dicembre. L’anno prima Michela Fiori fu strangolata dal marito il 23 dicembre del 2018 ad Alghero. Nel 2021 Antonietta Canu fu uccisa dal nipote 34enne. Dunque, la violenza sulle donne e il femminicidio sono fenomeni molto frequenti anche nella cittadina catalana e forse è questo il perché l’evento si è tenuto anche nel comune.
Gli organizzatori, Rete delle donne Alghero e Comitato AREA Sant’Agostino, avevano dato appuntamento anche ad Alghero per la manifestazione che da 10 anni si svolge nelle piazze di 190 Paesi in tutto il mondo per ballare insieme, sulle note di “Break the Chain”, manifestando contro la violenza sulle donne e le bambine. Quest’anno è stato dedicato al sostegno delle donne iraniane. One Billion Rising quest’anno è tornato anche ad Alghero lo scorso sabato 18 febbraio dalle ore 10.20 fino al pomeriggio, con flashmob, letture, iniziative e hanno partecipato molte donne e giovani, segno che nella città catalana la violenza sulle donne si combatte al di là delle polemiche.