Addio ad Angelo, simbolo della lotta contro la Sla e grande tifoso della Dinamo

Il lutto ad Ardara.

Ha suscitato grande commozione ad Ardara la morte di Angelo Soddu. Il 74enne aveva scoperto di essere affetto dalla sclerosi laterale amiotrofica nel 2010 e dal 2012 viveva allettato e ventilato.

Chi era.

Originario di Ardara, l’uomo ha vissuto per diverso tempo a Torino. Nei primi anni 2000 decise di ritornare in paese, per godersi la pensione, dove viveva con un fratello e una sorella. Accusati i primi malesseri, venne sottoposto a diversi esami, ma la diagnosi di sla arrivò soltanto dopo alcune visite in un ospedale di Milano.

L’affetto.

Quotidianamente era assistito da 4 persone, che si recavano nella sua abitazione vicino il municipio. Nonostante la distanza fisica, questo non ha impedito ad alcuni parenti che vivono nel nord Italia di andarlo a trovare diverse volte nell’arco dell’anno.

Un carattere forte.

Un carattere forte e deciso, ma anche una persona piacevole da ascoltare. Nonostante utilizzasse il sintetizzatore, lasciava a chi lo visitava messaggi di saggezza e onestà. Qualche anno fa, grazie alla sua tempra, era riuscito a partecipare ad una partita della Dinamo al Palaserradimigni di Sassari. Ma era riuscito, nonostante la costrizione fisica, anche ad organizzare una favata in Villa Campus. Inoltre si ricorda di lui la grande emozione nell’assistere alla presentazione del libro “Su Calendariu Sardu”, di suo nonno Anghelu Maria Soddu, alla presenza del generale della Brigata Sassari Andrea Di Stasio.

Il ricordo.

“Personalmente mi resteranno impressi nella mente tanti momenti in cui Angelo partecipava alla vita sociale del paese in modo attivo. Vederlo impegnato in prima persona nel dare dei messaggi per combattere il Covid-19 durante il lockdown, fu un gran gesto d’amore per la sua comunità – ricorda il sindaco, Francesco Dui -. Vedere altresì lo sguardo di Angelo quando la bandiera di Nostra Signora varcava l’uscio di casa sua il 9 maggio per noi ardaresi era una doppia emozione. Non avere più Angelo con noi, non renderà la nostra comunità più povera. I suoi insegnamenti di speranza, fede e forza di volontà ci hanno reso più ricchi”.

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