Asinara, prosegue la cacciata delle capre dall’isola

L’eradicazione delle capre dall’Asinara per tutelare la biodiversità

Prosegue all’Asinara l’eradicazione delle capre. Alcuni studi proverebbero che la presenza delle capre sia deleteria per l’ecosistema dell’isola. Addirittura, alcune specie di flora e fauna sarebbero scomparese dall’isola. Per questo motivo, c’è il progetto di eradicazione. Finanziato con il Por Fesr 2014-2020, con la supervisione scientifica e il coordinamento operativo della società DreAm Italia, il progetto si è concluso con una riunione finale nella sede dell’ente parco. Hanno partecipato alla riunione, oltre ai membri apicali dello stesso ente, anche la Asl, Forestas e il corpo forestale. In totale sono andate via dall’isola 400 capre in soli tre mesi.

Le capre all’Asinara risalgono ai tempi del famoso carcere. Infatti, facevano parte dei programmi di riabilitazione e reinserimento sociale dei detenuti. Ma mentre il carcere è stato dismesso, le capre sono rimaste lì. Le unità negli ultimi anni sono aumentate a dismisura, evidenziando i problemi per l’ecosistema oggetto degli studi scientifici alla base del progetto di tutela della biodiversità appena concluso.

L’obiettivo è, però, quello di eradicare del tutto le capre dall’Isola, in modo da poter salvaguardare ciò che è rimasto inalterato nonostante la presenza “minacciosa” delle capre. Come si legge su La Nuova Sardegna, tutte le capre catturate sarebbero state cedute alle aziende zootecniche che avevano partecipato al bando.

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