A 4 anni dalla tragedia di Amatrice, Sassari ricorda Maria Teresa Carloni

Il ricordo a 4 anni dalla tragedia di Amatrice.

Sono trascorsi 4 anni da quando il centro Italia venne sconvolto da un violento terremoto che rase al suolo Amatrice e i paesi limitrofi. Un evento sconvolgente che toccò nel profondo il cuore di Sassari che pianse una vittima, la professoressa Maria Teresa Carloni, di 49 anni, trovata sotto le macerie insieme alla madre. Grande, inoltre, fu l’impegno della polizia locale che inviò uomini e mezzi per l’assistenza agli sfollati, la prevenzione del crimine e la cura dei bambini.

La docente insegnò al conservatorio Luigi Canepa negli anni 2005-2006, dove conobbe Giancarlo Catelli, insegnante di violino, che pochi anni dopo la prese in sposa. L’uomo si salvò per puro caso visto che, per impegni familiari e lavorativi, si trovava lontano dall’area interessata dal sisma del VI° grado sulla scala Richter. L’avrebbe raggiunta qualche giorno dopo. Ma, purtroppo, la donna si trovava già nel paese, arrivata qualche ora prima che si consumasse la tragedia. Dopo la cena con la mamma, una chiacchierata del più e del meno, il riposo e poi il dramma, alle 3:36, in quell’abitazione che si affacciava sul corso principale di Amatrice. Una modesta palazzina trasformata in cumuli di macerie sotto le quali hanno perso la vita entrambe, senza rendersi conto di quello che stava succedendo

Nel buio del dramma, una luce di speranza venne dai 4 agenti della polizia locale che avevano maturato un’esperienza simile qualche anno prima in Emilia Romagna. Oltre ai compiti di vigilanza e antisciacallaggio, infatti, si occuparono del benessere di più piccoli, portando in dono numerosi gadget e dolci della tradizione sarda. Personale specializzato che partì con 2 fuoristrada, attrezzati per intervenire in qualsiasi situazione d’emergenza. La missione durò complessivamente 110 giorni.

Un impegno, quello della polizia locale di Sassari, fortemente apprezzato dal responsabile della municipale di Amatrice, Gianfranco Salvatore. A poco più di un anno dal sisma, infatti, si recò a Sassari per ringraziare il sindaco Nicola Sanna e soprattutto Gianni Serra, con la quale instaurò uno stretto legame.

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