Il sindacato Fsi-Usae chiede il reintegro dei sanitari non vaccinati.
Si fa sempre più critica la situazione all’Aou di Sassari costretta a fare i conti con i molti ricoveri dovuti alla pandemia e con una grave carenza di organico.
Tra i sanitari c’è chi sospeso, chi in malattia, chi dimesso, chi licenziato e mai sostituito, tutti fatti che si ripercuotono sui pochi lavoratori che rimangono in servizio, portandoli allo stremo delle forze. Eppure, nonostante i sospesi siano pronti a tornare al lavoro e dare il loro contributo si preferisce tenerli in panchina.
“Una sorta di punizione per aver esercitato la libera scelta di non vaccinarsi”, commenta a segretaria territoriale dell’Fsi-Usae Mariangela Campus – . Parliamo di persone sane, non contagiose, al pari dei vaccinati con la terza dose che sembravano immuni ma che invece si stanno contagiando a decine. E allora cosa si aspetta a reintegrare i sospesi? Servono decisioni urgenti, ma anche coraggiose“.
Proprio questa preoccupazione ha spinto il sindacato a scrivere al presidente Christian Solinas e all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, sollecitandoli ad intervenire prima possibile. La situazione è ormai critica non solo nei reparti ospedalieri, ma anche nelle carceri e tutto ciò sta mettendo in ginocchio il sistema.
“Le risorse umane sono indispensabili per portare avanti un’assistenza sanitaria di qualità soprattutto in un momento difficile come questo dove è necessario e urgente un intervento atto a salvaguardare e tutelare la salute dei pazienti e dei dipendenti che, viste le pesanti condizioni lavorative, non riescono a garantire appieno un’assistenza idonea e congrua a tutti gli utenti, né a rispettare i riposi necessari”, continua la segretaria dell’Fsi-Usae .
Secondo una stima dello stesso sindacato sarebbero circa 300 tra sanitari, medici, infermieri ed oss dall’Aou Sassari, assenti per malattie varie, aspettative ed altri positivi al covid: decine di situazioni che sommate creano notevoli difficoltà per la programmazione e l’organizzazione dell’attività lavorativa.
“Per queste ragioni, vista la gravissima carenza di personale sanitario, chiediamo al presidente Solinas e all’assessore alla Sanità Nieddu di attivarsi presso il Ministero della Salute per chiedere il reintegro in servizio di tutti i sanitari sospesi in quanto la loro presenza non costituisce un pericolo, se non nella stessa misura di rischio dei vaccinati con 3° dose positivi al Covid. Ma siccome non basterà per colmare i vuoti in organico chiediamo anche lo scorrimento immediato di tutte le graduatorie in vigore, sia a tempo indeterminato che determinato. Non vorremmo che qualche dipendente ci rimetta la salute e commetta qualche errore irreparabile a causa dello stress o della stanchezza accumulati”, conclude la segretaria territoriale dell’Fsi-Usae Mariangela Campus.